CASTELFRANCO – Le ragioni per cui il padiglione Ovest dell’ospedale, ampio e di recente costruzione, non sarà impiegato per ospitare gli studenti a Castelfranco restano nebulose. Nemmeno lo scambio di vedute tra Mario Bertolo coordinatore di Articolo Uno della Castellana e del consigliere di maggioranza Michael Didoné ha consentito di capire quali siano i motivi di questa esclusione.

Ad aprire la danze, Mario Bertolo: “Caro Stefano stai perdendo una occasione, probabilmente unica, per la nostra città. Tu, che oltre a nostro Sindaco sei presidente della Provincia e quindi responsabile degli edifici scolastici superiori, conosci bene le difficoltà a reperire risorse, butti alle "ortiche" i soldi che arriveranno a fondo perduto dal Ministero a Castelfranco. Tu stesso ricordi che 20-25 aule saranno insufficienti e fai l'elenco degli istituto che in maniera "cronica" mancano di aule anche nelle condizioni normali. Io e Articolo UNO riteniamo che utilizzare il padiglione L, più vecchio, in condizioni peggiori e più limitrofo all'area sanitaria (bisogna tener conto non solo degli studenti e del personale scolastico ma anche dei ricoverati e del personale sanitario) anziché puntate sul padiglione ovest, di costruzione più recente è più indipendente sia un grave errore”.

Quindi conclude: “Se, come invece spero, non ripensate questa scelta significa che avete una visione senza prospettiva, miope che penalizzerà ulteriormente i nostri istituti e l'intera città. Dire che i dirigenti scolastici sono d'accordo non rappresenta una motivazione in quanto loro giustamente pensano all'inizio della scuola mentre un Sindaco e a maggior ragione un Presidente di Provincia deve guardare oltre "il dito". Articolo UNO ed io invitiamo ad un ripensamento perché, anche come ex docente, conosco bene le difficoltà e i disagi che si incontrano quando mancano gli spazi. Caro Sindaco e cara Lega, se volete veramente il bene dei vostri studenti, dei ragazzi e dei loro insegnanti, cambiate " strada" e puntate a ricavare quel "contenitore" che da troppo anni le nostre scuole aspettano adoperando nel padiglione Ovest i soldi che arriveranno a gratis dal governo”.

La risposta della maggioranza non si è fatta attendere: “Sig. Bertolo, il padiglione Ovest è il primo che sono andati a vedere, ma le condizioni dell’immobile rendono impossibile cogliere l’obbiettivo che serve per dare al sistema scuole secondarie di secondo grado di Castelfranco gli spazi che cerca entro il 14 settembre. Quell’immobile, appunto di più recente costruzione, abbisogna di interventi non realizzabili di tale data”. Replica il consigliere Michael Didoné senza però entrare nel dettaglio di quali siano i lavori di cui necessita l’edificio, che ammette essere di più recente costruzione rispetto agli altri.

“In merito al dito e alla luna, la programmazione provinciale vede nei due stralci di ampliamento dell’istituto Nightingale come dotazione di spazi carenti in città ormai da troppi anni. Uno dei due stralci è già finanziato, mentre per secondo abbiamo buone prospettive di recuperare i fondi necessari se il governo mantiene gli impegni annunciati – Didoné quindi conclude -. Ricordo che è quasi completato l’ampliamento dell’istituto agrario Sartor. Ricordo, inoltre, che i soldi che arrivano dal governo centrale, oltre che essere insufficienti, non possono essere spesi su immobili che non siano già iscritti all’anagrafe scolastica. È stato fatto presente a tutti i tavoli, se tramite i suoi referenti politici nazionali riesce a far togliere questo vincolo, aiuta tutta la provincia di Treviso che avrebbe bisogno di risorse nella misura di almeno quattro volte superiore”.