Berlusconi, Cassazione conferma condanna. Da rivedere interdizione
Roma, 1 ago. (Adnkronos/Ign) - La Cassazione ha confermato la condanna a Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Mediaset sui diritti tv ma ha deciso che sull'interdizione dai pubblici uffici dovrà essere la Corte d'appello di Milano a ripronunciarsi, rideterminandola al ribasso.
Praticamente la sezione feriale presieduta da Antonio Esposito ha quasi completamente accolto le richieste della Procura di piazza Cavour, con la sola eccezione che l'interdizione dai pubblici uffici nei confronti dell'ex premier dovrà essere ricalcolata dalla Corte d'appello di Milano.
Il verdetto della Cassazione è arrivato alle 19:45, in un'aula senza aria condizionata, dove i giudici della sezione feriale sono andati dopo aver terminato la Camera di Consiglio, iniziata questa mattina alle 12. Con il Cavaliere sono imputati per lo stesso reato altri tre manager di Mediaset.
L'ex premier è nella sua residenza romana di via del Plebiscito in attesa del pronunciamento della Corte. Con lui la figlia Marina, i legali Franco Coppi e Niccolò Ghedini, il segretario del Pdl e ministro dell'Interno Angelino Alfano. Il Cavaliere e il suo entourage attendono il pronunciamento in un "clima di grande serenità" spiega all'Adnkronos Salute Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi. "Si respira un clima di grande serenità" risponde. "Posso dire solo questo".
La zona di via del Plebiscito è praticamente blindata, tutte le vie e piazze circostanti sono state infatti chiuse all'accesso veicolare e pedonale e un piccolo gruppo di sostenitori del leader del Pdl si trova all'altezza di piazza del Gesù. Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza tengono sotto controllo la situazione. Presente, naturalmente, un discreto numero di cameramen, fotografi e giornalisti.