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18 aprile 2024

Treviso

La benzina va alle stelle e intanto le accise sono tutte lì, solo... parole, parole parole

EDITORIALE - Le tasse sul carburante pesano più di quanto acquistiamo: sul prezzo al litro sono il 55% per la benzina e il 51% per il gasolio – con VIDEO delle promesse elettorali

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

benzina

EDITORIALE – Oramai i distributori di carburante sono diventati luoghi di socializzazione, la gente parla, commenta, critica, qualcuno impreca e i più timidi borbottano tra loro. Già perché fare rifornimento è diventato un salasso. Benzina e diesel sono andati alle stelle in pochi giorni, con prezzi da record e la gente giustamente si chiede come sia possibile e soprattutto chi sia responsabile dei rincari?

Sembra quasi surreale ma il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha commentato questo stato di cose in questo modo: “Ma qui siamo in presenza di una colossale truffa – e ancora -. Il mercato specula, ed è lo stesso motivo per cui ci troviamo la benzina al prezzo di 2,20 e non so perché”. Tocca dirlo: se non lo sa il Ministro siamo messi proprio male.

Già perché le istituzioni sono parte in causa sul prezzo dei carburanti visto che, a prescindere dalla sua entità, la percentuale maggiore di quanto paghiamo, quando andiamo a rifornirci ad un distributore è rappresentata dalle accise, in parole povere dalle tasse. Più precisamente sul prezzo al litro della benzina il 55% è dato da accise e non dal valore di quanto acquistiamo mente per il per gasolio le tasse sono al 51%.

Va precisato che le accise sono imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, tant’è che spesso questo termine viene sostituito dai sinonimi: "imposta di consumo", "imposta di produzione" o "imposta erariale". Si tratta di un tributo indiretto perché chi produce il bene e paga il tributo, lo gira poi al consumatore. Alle accise sovente si sommano altre imposte come l’IVA, dazi doganali o tasse di importazione.

Nello specifico per quanto riguarda le accise sui carburanti va detto che nel tempo sono state aumentate a beneficio di una data problematica nazionale, come risorsa economica finalizzata alla risoluzione di un’emergenza. Così ancora oggi paghiamo per eventi quali la guerra d’Abissinia (1 lira e 90 centesimi, introdotta nel 1935 da Mussolini), la crisi internazionale del canale di Suez (14 lire dal 1956), la tragedia del Vajont (10 lire dal 1963), l’alluvione di Venezia e Firenze del 4 novembre 1966 (9,6 lire), il terremoto del Belice (10,07 lire dal 1968), il terremoto del Friuli (99,8 lire dal 1976), il sisma dell’Irpinia (75 lire dal 1980) e gli interventi umanitari in Libano (205 lire dal 1983).

Viene da chiedersi se non sia arrivato il momento di aggiornare l’elenco delle calamità e controllare se per qualcuna di queste, l’emergenza sia rientrata, facendo cadere la necessità di chiedere ai contribuenti un obolo? Domanda che nel tempo ha avuto molte risposte affermative da parte dei politici, in particolare durante le svariate campagne elettorali. In questi giorni gira nella rete un video di Matteo Salvini che in campagna elettorale annunciava: “Cancelleremo 7 accise sulla benzina, subito!” - (sotto il VIDEO).

Munito di cartellone esplicativo con le percentuali delle varie accise, il leader della Lega enumerava tutte le imposte che avrebbe cancellato dopo la sua rielezione. Intendiamoci, non è stato il solo né tanto meno il primo ad affermarlo ma l’uso di una cartellone d’ispirazione didattica, ne fa un utile esempio. Inevitabilmente dopo le elezioni c’è chi gli ha chiesto conto della promessa ed ecco che nell’impietoso web spopola anche un secondo video, in cui Salvini risponde: “Non riesco a fare tutto e subito – e ancora -. Se governassi da solo potrei fare tante cose velocemente, ma non governo da solo… le posso garantire che nel 2019 interverremo sulle accise più vecchie” - (IL secondo VIDEO).

Beh, siamo nel 2022 e quanto sta accadendo è sotto gli occhi di tutti! Salvini non si è speso per togliere le accise superflue ma è in buona compagnia visto che anche tutti gli altri politici che hanno governato a turno il paese (con o senza Salvini) non hanno fatto nulla. E pensare che se non fosse per le accise in Italia la benzina e il diesel costerebbero meno che in buona parte del resto d’Europa!

 


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