Beccati alla frontiera con due tonnellate di ricci di mare senza documenti: 10.000 euro di multa
Il materiale è stato sequestrato dai Finanzieri

TRIESTE - I Finanzieri della Compagnia di Muggia e gli ispettori pesca della Capitaneria di Porto di Trieste, in più occasioni impegnati congiuntamente in distinte attività di servizio svolte nel mese di marzo lungo i valichi di frontiera, hanno sequestrato oltre due tonnellate di ricci di mare provenienti dalla Croazia. I prodotti, destinati al consumo sul territorio nazionale, sono stati rinvenuti dai Finanzieri della Compagnia di Muggia all’interno di furgoni isotermici, fermati al confine italo-sloveno presso i confini di Pese e Rabuiese, condotti da cittadini italiani o croati. Nell’ambito delle ispezioni dei mezzi, eseguite con la collaborazione del personale ispettore pesca della Capitaneria di Porto di Trieste, è stato accertato il trasporto di 2.104 Kg della specie ittica "ricci di mare" senza che fossero rispettati gli obblighi per il corretto insacchettamento, in materia di etichettatura e tracciabilità, quindi in modo non conforme alle norme nazionali e comunitarie sulla filiera della pesca.
In particolare, i ricci di mare erano riposti all'interno di ceste di polistirolo anziché in reti sigillate, violando le prescrizioni di legge, normativa in materia di pesca e acquacoltura e del Regolamento (CE) 29 aprile 2024 n. 853, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. I prodotti sono stati sottoposti a sequestro e a carico dei conducenti dei mezzi sono state comminate quattro sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro.
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