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28 marzo 2024

Montebelluna

Bazar della droga nel garage di casa

I Carabinieri trevigiani nelle ultime ore hanno messo a segno due arresti distinti riconducibili al commercio di stupefacenti

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

il materiale sequestrato

MONTEBELLUNA - A sole due settimane dall’arresto di uno spacciatore poco più che ventenne, i militari dell’arma di Montebelluna hanno arrestato un 27enne, fortemente indiziato di rifornire i clienti della zona di arcade e dintorni, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Mentre un 21enne è stato rintracciato e tratto in arresto dai Carabinieri della compagnia di Treviso in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria tedesca per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reato commesso nel mese di novembre.

I militari si erano insospettiti del via vai di persone che frequentavano l’abitazione del pregiudicato V.A. anche in orari oltre il limite imposto dalla normativa anti-Covid.

Hanno cominciato ad indagare e, raccolti i primi elementi, sono intervenuti effettuando, nel pomeriggio di ieri, una perquisizione personale e locale che consentiva di accertare come il 27enne avesse allestito un vero e proprio bazar della droga all’interno del garage di casa.

I militari hanno sequestrato complessivamente circa 950 grammi di hashish suddivisi in panetti, 350 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi.

All’alba di oggi è stato invece tratto in arresto, su mandato dell’autorità giudiziaria tedesca, M.Z. di origini campane ma dimorante nella Marca trevigiana, con precedenti di polizia.

Il giovane, secondo le prime risultanze fornite dalle autorità tedesche, pare inserito in un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di ingenti quantitativi, nell’ordine di decine di chili, di marijuana ma anche nello spaccio al dettaglio di cocaina.

Gli arrestati, su disposizione della Procura del capoluogo, al termine delle formalità di rito, sono stati trasferiti in carcere a Treviso.
 

 



Gianandrea Rorato

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