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16 aprile 2024

Treviso

"Barbisan si dimetta anche dal consiglio comunale di Treviso"

Il consigliere Losappio (Gruppo Misto) chiede le dimissioni dal ruolo di consigliere e capogruppo della Lega ai Trecento

| Isabella Loschi |

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TREVISO - "Con grande serenità ho deciso di rinunciare alla candidatura al consiglio regionale, per porre fine alle vergognose strumentalizzazioni e illazioni che in queste ore imperversano su media e stampa e coinvolgono ingiustamente la mia famiglia e vorrebbero infangare la mia reputazione e quella del movimento cui mi onoro di appartenere da 23 anni".

Queste le parole scritte da Riccardo Barbisan per annunciare il ritiro della candidatura, poco dopo confermata anche dal governatore Zaia.
Il consigliere regionale leghista e capogruppo della Lega in consiglio comunale a Treviso è finito nell'elenco di quanti si sono attivati per ottenere il bonus Inps da 600 euro per le partite Iva istituito per l’emergenza coronavirus. Barbisan nei giorni scorsi aveva spiegato che ad avanzare la richiesta sarebbe stato il suo commercialista e di averlo scoperto una volta visti i 600 euro nel conto. Denaro che poi ha dato in beneficenza. "La mia serenità, che mi porterà a camminare sempre a testa alta tra la gente - continua Barbisan -, è data dal fatto che neppure un euro di quelli che mi sono giunti dall'Inps sono rimasti nelle mie tasche, ma sono stati riversati già nel mese di maggio al Comune di Treviso per l'emergenza Covid-19 ed a una Pro Loco per una colletta alimentare. Naturalmente, quanto affermo è dimostrato da bonifico e ricevuta. A chi dice che ho fatto tutto questo utilizzando soldi dell'Inps comunico che personalmente ho bonificato 500 euro in favore della Regione Veneto e ulteriori 500 euro in favore dell'ospedale di Treviso. A ciò si sommano altre dazioni in denaro”, spiega il consigliere leghista che aggiunge: “Ho apprezzato le centinaia di telefonate di solidarietà di militanti e semplici cittadini che hanno riconosciuto non solo la mia buona fede, ma anche il lavoro che ho profuso in questi anni”.

Ed ora c’è chi chiede le dimissioni di Barbisan anche dal ruolo di consigliere comunale e capogruppo della Lega ai Trecento. “Barbisan non sarà inserito nelle liste elettorali della Lega alle prossime elezioni regionali, ma forse, a questo punto, è il caso di fare una riflessione anche sulla sua posizione in consiglio comunale a Treviso, dove è pure capogruppo della Lega” - dichiara il consigliere di opposizione Domenico Losappio (Gruppo Misto). “E’ opportuno che continui a mantenere questa carica? Non è questione di essere o non essere giustizialisti, c'è solo da prendere atto di quanto è accaduto e di trarne le logiche conclusioni”.

Sulla stessa linea Luigi Calesso che dichiara: “A mio avviso il problema si pone sul piano della opportunità politica, cioè dei comportamenti, pur non prescritti dalla legge, che deve tenere chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni pubbliche, della trasparenza che deve garantire. Prendo per buona la versione dei fatti che ha dato il consigliere Barbisan rispetto ai due accrediti di “bonus Covid” che ha ricevuto ma penso che un consigliere regionale ha il dovere di controllare che cosa fa il suo commercialista. Ammesso che ciò si riveli impossibile non basta devolvere il denaro ricevuto in beneficenza perché quel denaro aveva una finalità precisa, andava restituito all’Inps. Tantomeno la “restituzione” poteva essere fatta con un bonifico alla Pro Loco che, per quanto svolga attività meritorie, non si occupa di emergenze sociali ma di iniziative ludiche e culturali. E’ inaccettabile politicamente che il consigliere, ricevuti bonifici e restituito il denaro (all’Inps, però) non abbia dichiarato pubblicamente quello che era successo, scusandosi per non essere riuscito a evitarlo”.

 


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