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29 marzo 2024

Lavoro

Banca Prealpi SanBiagio e Unione Provinciale Confcommercio TV: ecco i risultati del 4° Osservatorio Congiunturale sul terziario

Banca Prealpi SanBiagio e Unione Provinciale Confcommercio TV: 4° Osservatorio Congiunturale sul terziario

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banca prealpi sanbiagio

Giunge al quarto Report l’Osservatorio congiunturale della Confcommercio Provinciale e di Banca Prealpi SanBiagio, l’Istituto di Credito Cooperativo con sede a Tarzo, parte del Gruppo Cassa Centrale Banca, con 31 sportelli in provincia di Treviso e un’area di competenza estesa a 82 Comuni nel territorio. Il Report, realizzato dall’Istituto nazionale di ricerche Format Research, diretto da Pierluigi Ascani, dopo oltre un anno dalla ripartenza ufficiale post emergenza indaga il sentiment degli imprenditori nel trimestre estivo (luglio-agostosettembre), cerca di delineare lo scenario previsionale per fine anno e quantifica le modalità di accesso al credito delle imprese. Con questa edizione, introduce anche un focus qualitativo sul marketing digitale, le competenze e la formazione necessaria per l’evoluzione di quattro comparti fondamentali del commercio di vicinato: la moda, l’alimentare, l’ottica e la gioielleria. Il focus tematico è stato ideato e richiesto dalle categorie di Federmoda, Federottica, Fida e Federpreziosi aderenti a Confcommercio. Al momento della rilevazione, le imprese del terziario (commercio, turismo, servizi) della provincia di Treviso sono 37.894 pari a circa il 63% del totale del tessuto imprenditoriale.

 

I PRINCIPALI SCENARI: QUALCHE PERCENTUALE

Peggiora leggermente il clima di fiducia delle imprese del terziario di Treviso nel terzo trimestre del 2022. Scende anche la fiducia delle imprese con riferimento all’andamento della propria attività economica, ma è in leggera risalita la previsione per dicembre in vista delle prossime festività natalizie. Rimane molto negativo l’indicatore relativo ai prezzi praticati dai fornitori. Cala di sei punti in un trimestre la percentuale di imprese che hanno richiesto credito. Crescono i tassi di interesse e dunque peggiora l’indicatore relativo al costo del credito. La quasi totalità delle imprese di Treviso ritiene che la bolletta energetica del 2022 sarà superiore a quella del 2021. Oltre la metà delle imprese (53,0%) ritiene che le misure che potranno mettere in atto per ridurre i consumi potranno contribuire poco o per nulla a ridurre l’impatto economico dei rincari. Se la situazione di crisi persiste sono a rischio oltre 1.500 imprese del terziario e quasi 5mila posti di lavoro. Già oggi 700 imprese dichiarano che potrebbero essere costrette a chiudere a causa dell’aumento dei costi dell’energia. Tre imprese su quattro dichiarano di tenere aperto con difficoltà.

 

LIQUIDITÀ E CREDITO

In lieve peggioramento la capacità delle imprese del terziario di mercato di Treviso di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario (congiuntura a 39 punti, previsione a fine anno a 38 punti). Nel trimestre, cala di sei punti la percentuale di imprese che hanno richiesto credito: il 78% di queste ha visto accogliere interamente la propria domanda, il 6% non ha visto un accoglimento. Il 60% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, il 22% per effettuare investimenti e il 18% per ristrutturare un debito. L’elevata percentuale di imprese che ha chiesto credito per fare investimenti è un segnale estremamente positivo.

 

FOCUS ECOMMERCE E DIGITALE

Tre imprese del terziario su quattro utilizzano il proprio sito web per farsi pubblicità, un altro 10% lo utilizza per vendere. Il 54% delle imprese di Treviso utilizza i social network per farsi pubblicità e l’1,8% per vendere. Il 44,2% delle imprese non utilizza tale canale. Tra le imprese del terziario di Treviso che adottano i canali digitali, il 42% utilizza i market place e i siti aggregatori per farsi pubblicità e il 24% per vendere. Le ragioni per il mancato utilizzo dei canali digitali risiedono principalmente nella scarsa fiducia rispetto all’efficacia di tali strumenti, secondariamente nella mancanza di risorse qualificate da dedicare allo sviluppo di tali canali. Le imprese, in generale, cercano personale con competenze di materia di social media marketing, gestione piattaforme, magazzini, lingue straniere, logistica, progettazione SEO.

 



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