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04 ottobre 2024

Lavoro

Banca Prealpi SanBiagio festeggia i 130 anni della Cassa Rurale di Montaner con l’inaugurazione del restauro della Casa Canonica

Il primo settembre cadeva il 130° anniversario della fondazione del primo dei dieci Istituti che oggi convivono all’interno di Banca Prealpi SanBiagio. Per l’occasione sono stati inaugurati i lavori di restauro della canonica

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Banca Prealpi SanBiagio

Oltre 250 persone si sono trovate domenica 1° settembre per festeggiare il 130° anniversario dalla fondazione della Cassa Rurale e Artigiana di Montaner, la più antica tra quelle che ora convivono all’interno di Banca Prealpi SanBiagio, l’Istituto di Credito Cooperativo con sede a Tarzo (TV), parte del Gruppo Cassa Centrale. Alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo, Corrado Pizziolo, del Sindaco del Comune di Sarmede, Larry Pizzol, e del Parroco, Don Mauro Cettolin, assieme ai Soci e alla cittadinanza, nel corso della mattinata è stata prima celebrata, alle 10:30, la Santa Messa presso la Chiesa di San Pancrazio Martire in Montaner, officiata da S.E. il Vescovo Pizziolo, in cui è intervenuto anche il Sindaco. Alle 12:00 invece è stata inaugurata la Casa Canonica, realizzata con il contributo di Banca Prealpi SanBiagio, seguita dal pranzo presso la sede degli Alpini e Artiglieri di Montaner, realizzato da questi ultimi assieme all’Associazione Noi con Carlo.

 

La Cassa Rurale di Montaner nasce nel 1894 sulla spinta propulsiva data dalla Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII, che rappresenta ancora oggi il manifesto cattolico del sostegno alla cooperazione di credito. In un mondo segnato dall'esclusione, dalla povertà e dall'emigrazione, in cui molti contadini e piccoli lavoratori artigiani erano lasciati ai margini della società, senza accesso al credito e privi di strumenti finanziari per migliorare le loro condizioni di vita, la Chiesa cattolica favorì la costituzione delle Casse Rurali. In quel frangente, queste rappresentarono un raggio di speranza rispetto all’incognita dell’emigrazione, offrendo supporto finanziario a chi ne aveva più bisogno e favorendo la crescita di un senso di appartenenza, di una volontà di condivisione e di coesione sociale. “Alla base di tutto questo percorso si poneva un’idea semplice ma rivoluzionaria: unire le risorse della comunità rurale per creare un sistema finanziario che agisse per il bene comune, non solo per il profitto”, ha dichiarato il Presidente di Banca Prealpi SanBiagio, Carlo Antiga, nel corso della celebrazione. “In un'epoca in cui molti abitanti erano costretti a emigrare per cercare migliori opportunità, la Cassa Rurale offrì una ragione per restare, per costruire una comunità più forte, per credere in un futuro migliore”. L’operato della Cassa di Montaner ha contribuito, concretamente, allo sviluppo di un territorio che, se allora era tra le zone più povere della provincia di Treviso, oggi è divenuto una realtà prospera e in salute.

 

L’unione tra le persone ha aiutato a superare le sfide più grandi, la condivisione di intenti ha consentito di trovare soluzioni per stimolare la crescita economica e sociale. “Sono tre le anime che compongono l’identità del nostro istituto: la Cooperativa, la Banca locale e l’Impresa sociale” ha aggiunto Antiga. “Un’identità che viene da lontano ed è fatta di valori sempre attuali come il primato della persona, la fiducia, lo spirito di solidarietà. I nostri 130 anni di storia sono stati caratterizzati da tanti cambiamenti e fatti societari, in virtù dei quali oggi, all’interno di Banca Prealpi SanBiagio, vivono i trascorsi di ben dieci banche cooperative”. “Il Credito Cooperativo all’attività bancaria tradizionale unisce uno stretto legame con il territorio comunità e delle radici valoriali profonde, cristiane, richiamate all’interno del nostro Statuto. Questo si traduce nel dare risposte concrete ai fabbisogni di tipo sociale, culturale, della conservazione delle opere civili e religiose, espressi dalla comunità locale”, ha concluso Antiga. “Continueremo ad impegnarci per rimanere nel cuore del territorio e delle relazioni tra i diversi soggetti che lo abitano, guardando assieme ad una dimensione globale. Vogliamo essere il motore di sviluppo, protagonista di un’economia che seleziona i mezzi in coerenza con le finalità e non dimentica il volto e il valore delle persone”.

 


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