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19 aprile 2024

Treviso

Baby gang, appello al prefetto: "La repressione non basta, si lavori nelle scuole"

Casartigiani scrive al prefetto di Treviso Angelo Sidoti dopo l'esito del vertice di lunedì in Prefettura

| Isabella Loschi |

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Baby gang, appello al prefetto:

TREVISO – “Le baby gang che imperversano a Treviso, così come in molte altre città oltre a recare un danno di immagine provocano anche un danno economico alle attività economiche presenti in città, e ancor più scoraggiano molti cittadini a frequentare i centri urbani”. Scriveva così poche settimane fa il direttore provinciale di Casartigiani, Salvatore D’Aliberti nella lettera aperta al sindaco di Treviso, Mario Conte, invitandolo a intervenire e suggerendo la possibilità di condividere azioni educative integrate con il mondo della scuola.

Da allora gli episodi legati alle cosiddette “baby gang” sono più volte tornati all’attenzione delle cronache: è accaduto a Oderzo, a Vittorio Veneto, a Conegliano e, a più riprese, anche nel capoluogo, che diventa teatro, soprattutto nei fine settimana, di liti e scontri. Proprio sul tema si è svolto lunedì in Prefettura, un vertice presieduto dal Prefetto Angelo Sidoti con i sindaci dei principali comuni della Marca e le forze dell’ordine. La risposta delle istituzioni è stata sostanzialmente una stretta sui controlli nei luoghi considerati sensibili. b

Casartigiani torna il sul problema e questa volta scrive al prefetto, rinnovandol’invito a coinvolgere anche il mondo delle scuole: “È necessario -  spiega D’Aliberti - ricondurre questi comportamenti non solo alla dimensione repressiva delle violazioni amministrative e talvolta penali, ma anche all’ambito scolastico, facendole pesare sul percorso di studi. Un ragazzo che oggi partecipa a manifestazioni dolose, comprovate le sue responsabilità, oltre che essere segnalato agli organi di polizia dovrebbe essere segnalato alla propria scuola di appartenenza al fine di incidere nella valutazione complessiva con una possibile bocciatura nell’anno scolastico, riportando così anche l’importanza nella scuola, il valore fondamentale dell’insegnamento dell’educazione civile e sociale degli studenti”.

 

Leggi anche:

Treviso, servizi sociali e controlli delle forze di polizia per arginare il fenomeno delle "baby gang"

 


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