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29 marzo 2024

Treviso

Aziende artigiane cercano 1500 addetti

L'annuncio della Confartigianato, la difficoltà per il 70% delle imprese: trovare profili specializzati adatti

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Aziende artigiane cercano 1500 addetti

TREVISO – Imprese artigiane della Marca pronte ad assumere almeno 1.500 nuovi addetti nei prossimi sei mesi. Tuttavia emerge da parte delle aziende la difficoltà a trovare figure professionali specializzate e pronte alla richiesta del mercato. Ben il 73,8% delle imprese trevigiane che ha cercato personale dichiara di non aver incrociato profili professionali adatti.

 

Le ragioni sono svariate, come spiega Sergio Maset, direttore di Idea Tolomeo, società che ha curato lo studio su un campione di oltre 400 imprese, commissionato dalla Confartigianato Marca trevigiana. La categoria più ricercata è quella degli operai generici (670-750), ma è consistente anche la richiesta di operai specializzati (550-630) e di tecnici (120-135). Più di sei ditte su dieci sono disponibili ad assumere un lavoratore alla prima esperienza e altrettante ospiterebbero un giovane in stage. “Negli ultimi 12 mesi il 30% delle aziende ha cercato personale, l’80% ha preso in considerazione l’idea di farlo, ed il 70% pur volendolo fare, dice di non aver assunto per non aver trovato la figura necessaria”, spiega Maset presentando la ricerca.

 

Oggi il “fai da te” non funziona più ed è necessario più che mai cercare di dare risposte concrete, indirizzate all’incrocio fra domanda e offerta, per favorire l’occupazione e con lei la fiducia. Per questo l’associazione ha avviato anche un progetto per far espletare a disoccupati e cassaintegrati l'obbligatoria formazione sulla sicurezza ed altre materie, “in modo da sgravare le imprese da questi adempimenti e favorire ancor più le assunzioni”, spiega il presidente provinciale della Confartigianato Renzo Sartori.

 

“L’occupazione si fa innanzitutto se l’economia cresce – sostiene Renzo Sartori- Tuttavia c’è una quota di occupazione che oggi non si realizza a causa del peso di vincoli, costi e burocrazia. I provvedimenti governativi vanno nella direzione di incoraggiarla. La nuova disciplina dei contratti a termini riduce i rischi che fin qui gravavano sulle imprese e lo stesso apprendistato, nell’ultima versione, si conferma la modalità oggi meno costosa per entrare nel lavoro”.

 


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