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28 marzo 2024

Treviso

"Autobus Mom tra i meno inquinanti". Colladon annuncia la svolta elettrica

Il presidente dell'azienda di trasporto della Marca contesta i dati dell'Osservatorio sulla Mobilità. E sul trasporto scolastico annuncia di aver raggiunto il numero di abbonamenti pre-Covid

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Giacomo Colladon presidente Mom

TREVISO -  Merita di indossare la maglia nera la Mom, azienda di trasporto della Marca. Almeno secondo l'Osservatorio sulla Mobilità sostenibile dell'Associazione italiana Ricostruttori Pneumatici che ha incrociato i dati dell'Aci. I mezzi che corrono sulle strade trevigiane sarebbero infatti i più vetusti delle altre province del Veneto, con oltre i settantasei per cento di autobus classificati tra i più inquinanti, tra Euro 0 ed Euro 4. Non ci sente proprio, da questo orecchio, il presidente-direttore della Mom, Giacomo Colladon.

La flotta Mom è o no la più attempata della Regione?

Verificati i dati, il 39,20 per cento del parco mezzi in nostro possesso appartiene alla categoria Euro 5 ed Euro 6. Ma una cosa c’è da dire: sul trasporto urbano, laddove vi è la maggior concentrazione di passeggeri, l’ottanta per cento di mezzi in circolazione, nella città di Treviso per fare un esempio, è di ultima generazione (Euro 5/Euro6). Stiamo inoltre provvedendo a nuovi acquisti.

Quanto ha investito l'azienda negli ultimi anni in termini di mezzi e di rinnovamento?

Ha investito moltissimo nel rinnovo del parco mezzi da quando è nata nel 2014 e progressivamente ha ampliato la flotta, investendo oltre ventidue milioni di euro, che non è affatto poco in termini generali di investimento solo sugli autobus.

Quale servizio prioritario state svolgendo in questo momento?

In questo momento il servizio della Mom è a pieno regime. Abbiamo iniziato il servizio di trasporto scolastico e per fortuna il numero degli abbonati è identico a quello che si registrava prima del Covid, nel 2019. Abbiamo inoltre il sentore che da parte degli studenti si ricorra a un maggiore utilizzo del mezzo pubblico, rispetto a qualche anno fa.

Criticità ne abbiamo?

Esistono certamente delle criticità, come sempre legate al rodaggio del nuovo anno scolastico, con gli orari ancora provvisori ma riusciamo a intervenire per risolvere i problemi in tempo reale.

Qual è invece la sfida oggi per il trasporto pubblico?

Quella di creare un servizio con autobus di ultima generazione “sfidante” appunto rispetto al mezzo privato. Stiamo investendo anche sulla logistica perché il trasporto pubblico senza una autorimessa piuttosto che una auto officina adeguate non può funzionare.

A tre settimane dall’inizio dell’anno come sta andando il trasporto scolastico?

Sta procedendo bene, piccole criticità di cui ho detto prima a parte. Abbiamo potenziato di circa quaranta mezzi la disponibilità di mezzi e vorremmo incrementare ulteriormente il numero ma incontriamo difficoltà a reperire autobus privati. O meglio autisti. È il problema che si trovano a dover affrontare praticamente tutte le aziende di trasporto. Abbiamo sottoscritto però anche degli accordi con Trenitalia, introducendo dei treni dedicati, ad esempio da Lancenigo, al trasporto scolastico.

Tra poco entreranno in vigore le ordinanze anti smog: non sarebbe tutto più facile (ed efficace per la tutela dell’ambiente) usare mezzi di trasporto pubblico?

Sarebbe davvero importante che i cittadini si rendessero conto finalmente che l’uso del mezzo pubblico è fondamentale per la lotta all’inquinamento e per l’ambiente. Come Mom e per quanto riguarda la città di Treviso mettiamo in strada mezzi di ultima generazione meno inquinanti rispetto ai vecchi mezzi in circolazione. Chi arriva in città dovrebbe davvero cominciare ad usare il mezzo pubblico.

Perché non si riesce ad affermare una cultura della mobilità su mezzi di trasporto pubblico?

Purtroppo la mentalità trevigiana è “auto-centrica”. A Mestre-Venezia ad esempio si può riscontrare uno stile completamente diverso. Sicuramente saranno stati di esempio gli ottantamila operai che raggiungevano con i mezzi pubblici il polo di Marghera. Nella Marca invece l’utilizzo del mezzo pubblico è contemplato soltanto per chi è per così dire “obbligato”. La controprova l’abbiamo durante l’estate quando il servizio perde un cinquanta per cento di fruitori

Che fare?

Noi ce la stiamo mettendo tutta, investendo anche su autobus elettrici perché è questa la nuova frontiera. È pronta una gara per sette milioni e mezzo esclusivamente sull’elettrico: il nostro obiettivo è di cominciare dal ramo urbano di Treviso.

 


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