Autista Mom ferito con un coltello: "Inaccettabile, vanno protetti"
La richiesta del sindacato Fit Cisl: "Subito nuove misure di sicurezza a tutela dei conducenti degli autobus"
| Isabella Loschi |
NERVESA DELLA BATTAGLIA - “Il lavoro degli autisti del trasporto pubblico locale diventa ogni giorno più difficile, si è sempre in prima linea. Mentre una volta le aggressioni erano verbali, oggi siamo arrivati alle armi da taglio: è inaccettabile. Chiediamo a tutti i soggetti competenti, dall’azienda Mom alle forze dell’ordine, di affrontare sinergicamente la situazione e attivare quanto prima nuove misure di sicurezza a tutela dei conducenti degli autobus. Non è possibile tollerare che la prima causa di infortuni sul lavoro per autisti e controllori sia rappresentata dalle aggressioni”.
La richiesta arriva da Stefano Bergamin della segreteria Fit Cisl Belluno Treviso, dopo la grave aggressione subita martedì pomeriggio da un conducente della Mom, a Nervesa della Battaglia. L’autista è stato aggredito e ferito al volto e a un braccio con un coltello a serramanico, da un giovane salito sul bus e sprovvisto del biglietto. “I conducenti - spiega Bergamin, che è coordinatore delle Rsu in Mom - sono lavoratori che svolgono un servizio pubblico importante: portano i nostri ragazzi a scuola, gli anziani a fare la spesa, i cittadini a lavorare. Vanno tutelati e protetti con ogni mezzo, perché non è pensabile che vengano esposti a rischi così gravi svolgendo il loro lavoro”.
Alcune azioni per innalzare i livelli di sicurezza a bordo degli autobus sono state messe in campo anche grazie alle sollecitazioni delle Rsu recepite dall’azienda, ma, secondo il sindacalista non sono ancora sufficienti.
“L’anno scorso - spiega Bergamin - è stato attivato il “panic button”, il pulsante che gli autisti possono premere per chiedere aiuto alla centrale operativa Mom e alle forze dell’ordine in caso di pericolo, ma solo sulle corriere di ultima generazione. Il problema è che i conducenti coprono un’area troppo vasta, per cui non sempre la risposta è immediata, dipende da dove si trovano col mezzo e dalla disponibilità d’intervento delle forze dell’ordine”. Da qui la richiesta della Fit Cisl: “Abbiamo chiesto alla dirigenza di Mom che potenzi la collaborazione con la Prefettura per una maggiore tutela degli autisti, siamo convinti che si possa e si debba fare di più per difendere la salute e l’integrità dei conducenti sul posto di lavoro”.
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