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29 marzo 2024

Treviso

Auser: “Aiuti alle famiglie, case per i giovani e spazi per gli anziani soli”

L'appello dell’associazione ai sindaci della Marca per dare vita ad un nuovo progetto sociale

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Umberto Tronchin

TREVISO - Aiuti alle famiglie, agevolare l’acquisto della casa per i giovani, superare la condizioni di isolamento degli anziani e dare risposte concrete alle donne che fuggono da situazioni di violenza. “Per dare risposte a questi bisogni e costruire un progetto nuovo sociale è necessario che enti, sindaci, mondo del volontariato stringano”.

L’appello arriva dall’Auser Treviso, attraverso il suo presidente Umberto Tronchin, ed è rivolto a tutti i sindaci della provocano di Treviso. “Siamo di fronte alla più complicata situazione sociale mai vissuta dal nostro Paese, che si somma a ritardi storici nell’analisi della società: della sua evoluzione, dei suoi bisogni, dell’aiuto, dell’integrazione e dell’intergenerazionalità”, spiega Tronchin.

 “Poco o nulla si è fatto per realizzare progettualità che guardino a come sia evoluta a curva demografica del nostro paese, a come la denatalità sia oggi un problema, alle difficoltà per i giovani di diventare autosufficienti e a come garantire alle persone anziane il diritto di un invecchiamento dignitoso”. Per queste ragioni, il sistema Auser della provincia di Treviso che comprende 65 circoli costituiti, 20 università popolari, una platea di circa novemila iscritti, propone ai sindaci una nuova strategia su cui investire.

Nel merito: “un piano per le famiglie, che vada oltre l’assegno unico, che definisca nei contratti di lavoro e nelle politiche del governo azioni dove la maternità e la paternità siano valorizzate e non percepite come momenti di disagio per le attività produttive: il sistema fiscale garantisca le risorse”. “Una casa per i giovani, agevolare la possibilità di una vita autonoma da parte dei giovani, ostacolata da precarietà del lavoro, affitti troppo alti, stipendi troppo bassi. Lo Stato diventi il garante di queste necessità individuando le forme più idonee alla realizzazione delle aspettative legittime che la Costituzione prevede. Dare realizzazione alla legge sul Dopo di noi: affrontare il grande tema della disabilità è prioritario e necessario; superare la condizione di isolamento degli anziani che spesso vivono in solitudine, privi di una vita sociale, in case inadatte alle loro condizioni e per le quali molto spesso la soluzione sono le Rsa. Ed infine dare risposte e possibilità concrete alle donne che fuggono dalla violenza, ritrovano e spazi di integrazione e nuove occasioni di vita”.

 “Tutto questo si può fare, all’interno di un nuovo patto sociale tra istituzioni, cittadini e volontariato che metta al centro dei progetti le persone e i bisogni”, sottolinea Tronchin.  

 


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