TREVISO - “C’è forte preoccupazione nel mondo delle imprese e del commercio per l'impennata dei costi di luce e gas che, dopo due anni di pandemia, stanno mettendo in ginocchio imprese e attività trevigiane. Oggi si rischia di dover fermare la produzione”.

Una situazione che va affrontata subito con coraggio dal governo secondo il presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno, Mario Pozza. “Le nostre imprese devono essere messe nelle condizioni di competere ad armi pari con le imprese estere. Con una bolletta elettrica mediamente superiore del 30-35% rispetto ai competitor come Francia e Germania, oggi con gli ulteriori aumenti, alle imprese trevigiane conviene spegnere gli impianti e non produrre più. Ma non produrre significa perdere quote di mercato e dare spazio alla concorrenza”. Per il presidente Pozza “la politica ha sottovalutato il problema dei rincari”.

Quali sono le conseguenze se il governo non interviene? “Rischiamo di perdere l’opportunità di una ripresa. I numeri sono stati positivi fino ad oggi, ma non lo saranno altrettanto nel prossimo futuro. Qui si pensa troppo alla scheda elettorale e poco alle necessità di questo paese”.

Aumenti che andranno anche a discapito di progetti e iniziative rivolte all’economia del territorio. Pozza porta l’esempio del palazzo della Camera di Commercio di Treviso: “Noi paghiamo una bolletta di 10mila euro al mese per il gas e 6mila euro di corrente elettrica. Stiamo aspettando di vedere quali saranno i costi della prossima bolletta. Ma gli aumenti che andremo a pagare saranno risorse tolte ai progetti a favore del mondo economico e delle imprese”.