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20 aprile 2025

Treviso

Attivisti di Extinction Rebellion incatenati a Treviso per protesta contro l'Inquinamento

“Siamo qui per protestare contro la gestione comunale che preferisce continuare a cementificare e avvelenarci”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Extinction Rebellion

TREVISO – Sabato 15 marzo, un gruppo di attivisti del movimento Extinction Rebellion ha manifestato in Viale Cesare Battisti a Treviso, incatenandosi in segno di protesta contro l’inquinamento della città e le politiche ambientali comunali. Gli attivisti hanno esposto uno striscione con la scritta “Treviso, se la respiri t’avveleni”, un richiamo ironico al famoso slogan turistico “Treviso, se la vedi ti innamori”. La manifestazione si è svolta intorno all'ora di pranzo e ha visto i partecipanti coinvolti in diverse azioni simboliche. Alcuni si sono incatenati ai pali del viale, mentre altri, vestiti e truccati di verde, hanno appeso cartelli sugli alberi recentemente piantati. Tra le scritte più evidenti c’erano "Siamo soffocati nel cemento" e "Treviso tra le città più inquinate d’Italia", accompagnati da canti e tamburi.

Rosa, una delle attiviste presenti, ha spiegato il motivo della protesta: “Oggi siamo qui per protestare contro la gestione comunale che preferisce continuare a cementificare e avvelenarci, anziché investire in politiche per contrastare la crisi ecoclimatica”. Secondo gli attivisti, Treviso continua a soffrire di elevati livelli di inquinamento atmosferico, nonostante gli sforzi dell'amministrazione comunale per migliorare la qualità dell'aria. I dati parlano chiaro: le concentrazioni di PM10, particelle nocive emesse dal traffico veicolare, restano molto elevate. Due settimane fa, l'ARPA Veneto ha dichiarato un livello di allerta arancione per la zona.

A complicare ulteriormente la situazione, Rosa ha sottolineato l’ironia del fatto che, nello stesso anno, Treviso abbia ricevuto l’European Green Leaf Award, un riconoscimento assegnato dalla Commissione Europea alle città che raggiungono importanti obiettivi di sostenibilità ambientale. Un altro attivista, Ludovico, ha parlato del motivo simbolico della scelta del luogo della protesta: “In Viale Cesare Battisti sono stati abbattuti dei pini marittimi secolari. L’amministrazione comunale ha giustificato questa azione con la sicurezza dei cittadini, ma nonostante le 400 firme raccolte per far piantare nuovi alberi sempreverdi, sono state piantate querce, che sono meno efficaci nell’assorbire il microparticolato".

La piantumazione di alberi come i pini marittimi, infatti, è una delle soluzioni per ridurre l’inquinamento atmosferico in ambito urbano. Inoltre, a dicembre 2024, l'analisi pubblicata da SNP Ambiente ha evidenziato che Treviso è il quarto comune in Veneto per consumo di suolo, un altro fattore che contribuisce al peggioramento della qualità dell’ambiente urbano. La manifestazione è parte della campagna nazionale "Primavera Rumorosa" promossa da Extinction Rebellion, che si estenderà in tutta Italia nei prossimi mesi e culminerà con una settimana di marce e manifestazioni nonviolente a Roma dal 25 aprile al 1° maggio. "Perché respirare è un diritto", è il messaggio finale degli attivisti, che chiedono azioni concrete per combattere l’inquinamento e tutelare la salute dei cittadini.



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