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19 marzo 2024

Cronaca

Attenzione alle recensioni e alle classifiche su internet. Dietro non ci sono solo i burloni

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Attenzione alle recensioni e alle classifiche su internet. Dietro non ci sono solo i burloni

Le false recensioni sono un problema non indifferente per le molte attività commerciali e siti di e-commerce. Ristoratori, Albergatori e altri imprendiutiori si trovano spesso a fare i conti con false recensioni che squalificano la loro attività e molto spesso vanificano anni di lavoro e grandi investimenti.

Si tratta spesso di recensioni commissionate o scritte da semplici burloni.



Amazon, il colosso del commercio elettronico, è stato il primo a presentare una denuncia penale a livello europeo e la sua prima causa civile in Spagna evidenziando come "questi due procedimenti, insieme ad altre 10 nuove azioni legali recentemente avviate negli Stati Uniti, mirano a individuare e bloccare gli operatori che attualmente gestiscono più di 11.000 siti web e gruppi social che alimentano il mercato delle false recensioni su Amazon e in altri negozi online in cambio di denaro o prodotti gratuiti".



Anche Altroconsumo, da tempo, denuncia la crescita delle recensioni abusive, quelle cioè promosse da soggetti che promettono un vantaggio economico in cambio di giudizi positivi, ingannando i consumatori in buona fede.



Attenzione anche alle classifiche. Anni fa TripAdvisor ha classificato come primo ristorante di Londra un locale inesistente.

Mr. Butler (in foto) ha deciso di creare il profilo di un ristorante totalmente inesistente per poi farlo crescere di notorietà. Passare dall'idea all'azione è stato un lampo. E’ bastato scegliere come location il piccolo giardino sul retro della propria abitazione a sud di Londra e  mettere online un sito web molto accattivante con foto di specialità culinarie; ed ecco che The Shed at Dulwich ha iniziato a “esistere”. 

Dopo aver aperto un account su TripAdvisor e averlo verificato tramite un numero di cellulare dedicato, il ristoratore burlone ha chiesto ad amici e parenti di inondare la pagina di ottime recensioni sul cibo e sul locale. Per eludere i sistemi anti-truffa del noto portale web Butler ha chiesto ai complici l'accortezza di usare differenti nomi utente e dispositivi sempre diversi.

Dopo qualche tempo oltre alle richieste di prenotazione da veri clienti sono arrivate anche offerte da parte di aziende fornitrici di materie prime e addirittura richieste di assunzione da parte di cuochi e camerieri. Così, in soli sei mesi The Shed at Dulwich partendo da zero ha scalato la classifica dei ristoranti più gettonati di Londra. Un vero successo insomma che in realtà testimonia attraverso una burla digitale ben riuscita, una verità dal retrogusto un po' amaro su un certo scollamento tra il mondo online e quello reale.


Il consiglio? le recensioni, sia positive che negative, prendetele con le pinze. Spesso, dietro a quelle recensioni ci sono dei veri e properi broker.

 

 

 



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