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16 aprile 2024

Treviso

ATS si prepara al risanamento dell'intera rete fognaria

Rete fognaria sarà passata ai raggi X per eliminare le acque cosiddette “parassite” e migliorare le performance dei depuratori.

| Leonardo Sernagiotto |

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ATS si prepara al risanamento dell'intera rete fognaria

CARBONERA - Partirà da Carbonera l’ambizioso progetto di ATS per risanare l’intera rete fognaria di 52 comuni e migliorare l’efficacia dei depuratori del servizio idrico integrato. Si tratta di un investimento di circa 750mila euro e di lavori della durata di un anno e mezzo, con inizio stimato a novembre 2021, che interesserà oltre 1.600 chilometri di rete estesa su un bacino di 1.300 chilometri quadrati, serviti da 37 depuratori e 27 vasche imhoff.

Cittadini e automobilisti non devono temere ripercussioni sul funzionamento della rete fognaria e sugli impatti riguardanti la viabilità, in quanto l’innovativa soluzione di intervento adottata da ATS prevede di non effettuare scavi e di movimentare terra, minimizzando i disagi per la popolazione. Il lavoro “sporco” – è il caso di dirlo – sarà affidato a tecnologici mezzi all’avanguardia, come il “canal jet” (una moderna e avanzata metodologia di spurgo per pozzi neri, fogne, tubi e condotte che utilizza l’altissima pressione idraulica), video ispezioni e robot.

Si procederà dunque con interventi di pulizia radicale e completa delle condotte, il loro risanamento tramite speciali guaine flessibili e la sistemazione delle tubature che presentano crepe, buchi e tagli. L’obiettivo è quello di eliminare le cosiddette “acque parassite” nei collettori fognari, ossia di quelle acque sostanzialmente pulite, di natura varia (meteorica, superficiale, di falda o antropica), che non hanno necessità di essere depurate ma che possono infiltrarsi nelle reti fognarie attraverso buchi o crepe. Nelle condotte saranno infine introdotti speciali robot dotati di frese rotanti, al fine di estirpare le radici arboree infiltrate che causano il rallentamento del flusso dei reflui.

Tali interventi avranno importanti ricadute positive, come spiegato da Fabio Vettori, presidente di Ats: «Pulizia delle condotte ed eliminazione o limitazione delle acque parassite consentono di recuperare capacità depurativa e, di conseguenza, aumentare il numero di utenze che possono usufruire del servizio depurazione. Ciò produce benefici in termini di tutela dell’ambiente e risparmio di energia impiegata dai depuratori per il loro funzionamento».

 



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