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29 marzo 2024

Treviso

Ats acquista crediti d'imposta dai suoi dipendenti che vogliono ristrutturare casa

La società ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro per i bonus edilizi: "Così sosteniamo anche l'economia locale"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

sportello Ats

TREVISO - Alto trevigiano acquista crediti d’imposta dai suoi dipendenti per i bonus edilizi. La società di servizio idrico integrato in 52 comuni fra le province di Treviso, Belluno e Vicenza ha deciso di mettere a disposizione un totale di 2,5 milioni di euro per l’acquisto dei crediti d’imposta, maturati dai propri dipendenti e dai loro conviventi che vogliono ristrutturare casa o procedere con interventi di efficientamento energetico.

Tutto ciò andrà a beneficio delle aziende che operano in tali settori, ma anche degli utenti: l’acquisto dei crediti da parte di Ats, infatti, garantirà all’azienda stessa margini di ricavo che saranno rinvestiti in opere per il miglioramento del servizio idrico integrato in tutto il territorio. “Abbiamo optato per una forma di welfare aziendale che sostiene anche l’economia locale e le opere per il contenimento dell’impatto ambientale - spiega il presidente di Ats, Fabio Vettori – Il decreto rilancio prevede che fra i soggetti cessionari del credito di imposta possano rientrare anche le aziende. Questo ci ha dato modo non solo di offrire un’opportunità concreta di sostegno economico ai nostri collaboratori e alle loro famiglie, ma anche di dare una mano alle imprese del territorio impegnate nella ristrutturazione degli edifici e nel rendere questi ultimi sostenibili a livello energetico”.

  Gli interventi agevolati sono quelli disciplinati dal decreto Rilancio di maggio 2020, ovvero il recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, restauri, ristrutturazioni e risanamenti), l’efficientamento energetico (isolamenti, caldaie, infissi), l’adozione di misure antisismiche, il recupero o il restauro delle facciate di edifici esistenti, l’installazione di impianti fotovoltaici e di accumulo e di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Dei 2,5 milioni di euro messi a disposizione dall’azienda, 1,5 sono destinati a chi usufruisce dei bonus in 4-5 anni, i restanti in 10 anni. Tale operazione consentirà ad Ats di ottenere margini di ricavo che potranno essere reinvestiti a loro volta in opere per il miglioramento dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione nel territorio. Se, infatti, venissero utilizzati tutti i 2,5 milioni messi a disposizione si ipotizza un ricavo di 280 mila euro da poter reinvestire. Questo perché l’azienda acquisterà i crediti a prezzi di mercato, ossia più bassi rispetto a quanto riuscirebbe a maturare un cittadino che ottiene la restituzione di tale credito in 4, 5 o 10 anni, anziché nell’immediato.

L’iniziativa è stata accolta positivamente da parte dei dipendenti: sui 295 dipendenti totali dell’azienda, già una trentina in prima istanza hanno dimostrato il loro interesse.  “Ats - aggiunge l’azienda - si è valsa della consulenza e del supporto di studio commercialistico veronese con riconosciuta esperienza nella tematica, cui spetta il compito di controllare visti di conformità titoli edilizi e i contratti di appalto”.

 


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