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24 aprile 2024

Treviso

Assistenza domiciliare integrata: "Mancano infermieri"

La Cgil esprime preoccupazione per il futuro del servizio domiciliare

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assistenza domiciliare integrata

TREVISO - “L’assistenza domiciliare integrata rappresenta, e dovrebbe rappresentare sempre più, un nodo fondamentale della sanità sul territorio, un servizio pubblico che prende in carico i bisogni dei cittadini evitando per quanto possibile l’ospedalizzazione, con quello che ne comporta in termini di impatto individuale e familiare, nonché di costi economici”.

 “Se si analizza distretto per distretto emerge una situazione significativamente differenziata in termini di rapporto infermieri-popolazione residente”, denuncia la segretaria generale della Fp Cgil di Treviso, Marta Casarin, che esprime seria preoccupazione per il futuro del servizio domiciliare e sull’organizzazione del lavoro del personale dedicato.

“Un rapporto che pesa molto nell’area di competenza del distretto Sud, dove a intervenire a compensazione del pubblico è l’Advar – spiega e sottolinea la segretaria FP Cgil –. Nel complesso a livello provinciale la stima vede un infermiere per l’assistenza domiciliare ogni 12.000 trevigiani, con differenze notevoli tra i distretti, in particolare nell’area asolana e Treviso Nord con un rapporto pari a un infermiere ogni 17.000 abitanti. Dentro il quadro della cronica carenza di personale, questa specificità di servizio non decolla e non decollerà così”.

"Al momento non abbiamo infermieri e quelli che abbiamo a tempo determinato stanno supportando le Rsa in difficoltà - ha detto l'Ulss - .Stiamo ultimando il concorso per assumerne già da fine aprile".

 


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