Asolo ricorda Giovanni Domenico Moreschetti vittima della barbarie fascista nel novembre 1944
Domani alle 11.30 sarà posata una lapide commemorativa su muro di casa Zizola a Pagnano d'Asolo

ASOLO - "Sappiamo che Giovanni Domenico Moreschetti il giorno 24 novembre fu vittima di un rastrellamento fascista: veniva catturato a Pagnano d’Asolo e poi falciato da una raffica di mitra, mentre stava marciando ed era di spalle." Asolo, nella prossima giornata del 25 aprile ne riscopre la storia e il nome dimenticato dai più. Lo fa con la posa di una lapide commemorativa su muro di casa Zizola, dove ancora oggi un occhio attento può scorgere le tracce della raffica di mitra e la raccolta di nuove testimonianze, tra cui quella della signora Lola proprietaria dell'Osteria Ponte di Pagnano, raccolta da Armen Gurekian di Asolo e la testimonianza di Carlo De Domeneghi di San Zenone degli Ezzelini.
"In realtà la lapide già c'era, ma è stata asportata da ignoti. Certo è che non molti ricordano Moreschetti: questa è un'occasione per ricostruire una delle tante storie del nostro territorio, ma anche, soprattutto, di costruire comunità" racconta Emmanuele Petrin, appassionato studioso di storia locale di Asolo "Ci piacerebbe che questo 25 aprile fosse un racconto vivo di fatti che sono le nostre radici." Racconta De Domeneghi che l'uccisione avvenne all’altezza di Villa Vega o casa Zizola, all'epoca Villa Spessa, dove erano alloggiati i militi del 7^ distaccamento della famigerata XX Brigata Nera “Amerigo Cavallin”, alle ore 11 del mattino del 24 novembre 1944: i fascisti non si curarono del corpo di Moreschetti che fu raccolto, esanime ma ancora in vita, da Massimiliano, detto Gerardo, De Domeneghi, che lo caricò su una carriola e lo condusse all’ospedale di Asolo, dove Moreschetti morì alle 8 del mattino successivo.
Giovanni Domenico Moreschetti nacque ad Asolo nel 1915, figlio di Stefano, originario da Paisco Loveno, in provincia di Brescia, Paisco Loveno e Norma Torretto, asolana. L'appuntamento è alle 11.30, in Via Foresto di Pagnano. L'iniziativa è realizzata dalla sezione di Asolo e Monfumo dell'ANPI, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Asolo. Sempre nella stessa giornata, ma alle ore 10,15 sarà posta una corona all'ingresso dell'ex ospedale, dove si trova la lapide del partigiano dott. Virgilio Versa e al cippo di Villa Barbini (via Palladio).