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29 marzo 2024

Castelfranco

Asolo, Comune ancora al Tar contro lo Stato

Continua la battaglia per il Fondo di solidarietà

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municipio di asolo

ASOLO - Diffida per recuperare le somme del Fondo di solidarietà 2015 (1 milione e 500 mila euro) e nuovo ricorso al Tar per il Fondo di solidarietà 2018 (1 milione e 355 mila euro). Sono le due iniziative legali che il Comune di Asolo, con il coordinamento dell’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, ha messo in campo per tutelare i cittadini asolani interessati da provvedimenti statali non rispettosi del principio costituzionale dell’“autonomia finanziaria di entrata e di spesa” degli enti locali, come recita l'articolo 119.

 

"È mia profonda convinzione che la dialettica tra le diverse articolazioni dello Stato debba essere posta sul piano politico, non legale – afferma Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana - Tuttavia, vale il detto: ‘A mali estremi, estremi rimedi’. Con queste iniziative auspichiamo di rimettere sui binari della legittimità costituzionale i provvedimenti che il governo assume in materia di finanza locale".

 

La prima è la diffida allo Stato affinché adempia a quando stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato che, lo scorso aprile, ha confermato la sentenza del Tar Lazio 2554/2017 tramite la quale è stato riconosciuto il diritto dei 44 Comuni trevigiani (tra cui Asolo) ricorrenti contro la ripartizione del Fondo di Solidarietà 2015 a vedersi restituite le somme a credito. La diffida chiederà dunque che venga ottemperata la sentenza con la restituzione del milione e mezzo di euro che il Comune ha versato allo Stato in base al Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) annullato.

 

In base a questa giurisprudenza il professor Luca Antonini, il legale che ha redatto i ricorsi su incarico dell’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, ha predisposto, oltre che la diffida, il nuovo ricorso al Tar per l’annullamento del Dpcm relativo al Fondo di solidarietà 2018.

 

"È una battaglia molto seria a difesa del corretto svolgimento dell’autonomia comunale così come garantita dalla Costituzione – spiega l’avvocato Luca Antonini -, una battaglia che è stata pienamente accolta dai giudici amministrativi che si sono eretti a tutela della democrazia municipale e della possibilità dei Comuni di funzionare correttamente programmando per tempo la propria spesa. È dunque una battaglia per la civiltà giuridica rispetto la quale i giudici amministrativi dimostrano grande sensibilità e grande coraggio, riconoscendo la fondatezza delle argomentazioni giuridiche che abbiamo prospettato". Al nuovo ricorso vi hanno aderito stavolta 50 Comuni, intenzionati a richiedere indietro 26 milioni di euro, tra questi Asolo.

 

"Anche per il 2018 - afferma il sindaco Mauro Migliorini - il nostro Comune, di 9 mila abitanti, ha subito una decurtazione di 1 milione e 355 mila euro: la stessa cifra di Vittorio Veneto con 28 mila abitanti, o Villorba con 17.900 abitanti. Come amministrazione abbiamo subito aderito a questo nuovo ricorso, come fatto nel 2016, per il rispetto del dettato costituzionale che ha voluto la Repubblica, “una e indivisibile”, che “riconosca e promuova” le autonomie locali, “adeguando i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. Come ho avuto già modo di dire, non è una battaglia né di destra, né di sinistra, ma una battaglia di principio a tutela dei cittadini e dell'autonomia dei comuni".

 



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