CISON DI VALMARINO - Un miracolo che si ripete ogni anno. Un esercito di volontari impegnato per diversi mesi ad allestire cortili, piazze, sentieri. Per concentrare in meno di due settimane la magia di una manifestazione che quest’anno arriva all’edizione numero 33. E dagli esordi, quando ancora conviveva con il “Ferragosto cisonese”, è sempre stato un crescendo di numeri, espositori, visitatori. Lo schema (vincente) non cambia: antichi saperi (e sapori) disseminati lungo il percorso che si snoda nel centro storico di Cison, tra piazze e cortili privati messi a disposizione dalle famiglie. Tante botteghe di artigiani che si trasferiscono, dal 4 al 15 agosto, all’ombra di Castelbrando. Saranno 240 gli espositori, per 35 di loro sarà la prima volta. Attesi 400 mila visitatori in un borgo che ospita, abitualmente, meno di duemila anime.

«Una manifestazione che vuole celebrare i riti della manualità, e la riscoperta di un sapere e di una tecnica, spesso tramandati di generazione in generazione, che hanno fatto della produzione made in Italy un vanto in tutto il mondo» spiegano gli organizzatori. «Piccoli bottegai, mastri artigiani, ceramisti, artisti del vetro, dei metalli, del legno, della pelle e del cuoio, lungo le vie e i borghi più suggestivi del paese daranno prova della loro abilità, cercando di stupire i visitatori con i loro prodotti originali e rigorosamente fatti a mano». Per i visitatori, non solo botteghe artigiane e stand enogastronomici, ma anche tanti appuntamenti culturali, da sempre segno distintivo delle serate di Artigianato Vivo. Tra mostre, laboratori didattici, e interviste sotto le stelle, un paio di date da segnare in rosso sul calendario.

Giovedì 8 agosto, negli spazi dell’ex latteria, si ricorda la tragedia del Vajont, con testimonianze, filmati e racconti a cinquant’anni dal disastro. Moderatore della serata sarà Mario Battiston, “informatore della memoria”. E poi lunedì 12 agosto, quando alle 20 in piazza Roma arriveranno Toni Capuozzo, Luigi Maieron e Mauro Corona. “Tre uomini di parola”, a disposizione delle domande del pubblico. Ogni anno Artigianato Vivo ha ospitato i grandi nomi della cultura: chissà se ci sarà lo spazio per ricordare Margherita Hack, che a Cison venne nel 2008, e dovette fare i conti con un violento temporale che prima la sfrattò dalla piazza, poi dal teatro comunale, costringendola a tenere la sua conferenza… in chiesa, dopo una stretta di mano con il parroco che decise di aprire all’atea più famosa d’Italia le porte della casa del Signore.

E poi, c’è il territorio. Castelbrando merita una visita. E oltre il percorso della mostra, ci si inoltra nella Via dei Mulini, una passeggiata che tra “anguane” e “mazaròl” porta fino al Bosco delle Penne Mozze. Si parte domenica 4 agosto alle 10. Il programma completo è scaricabile su www.artigianatovivo.it.

A.D.P.