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19 aprile 2024

Treviso

Arrivano i limiti per le slot machine: si gioca solo in certi orari

L'associazione Comuni della Marca: "Un importante passo avanti le chiusure obbligatorie stabilite dalla Regione"

| Isabella Loschi |

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Arrivano i limiti per le slot machine: si gioca solo in certi orari

TREVISO – Limiti agli orari di apertura e funzionamento per sale e punti gioco, parificati in tutto il Veneto: l’amministrazione regionale ha disposto che nelle fasce orarie comprese tra 7-9, 13 -15, 18 - 20, le sale gioco sospendere l’attività di slot machine e videolottery posizionate in bar e pubblici esercizi.

Un passo avanti significativo nella lotta alla ludopatia, un problema in crescita nella Marca. I malati di gioco d’azzardo in provincia di Treviso nel 2018 sono stati 354. Nel 2015 erano 305. E queste sono solo le persone che si sono rivolte al Serd dell’Usl2 della Marca trevigiana, per cercare aiuto, ma il fenomeno in realtà è molto più vasto.

“Siamo orgogliosi, come asssociazione della Marca Trevigiana, di aver contribuito a questo risultato attraverso l’importante lavoro di sensibilizzazione e di regolamentazione fatto in questi anni”, il commento di Mariarosa Barazza, presidente dell’associazione Comuni della Marca Trevigiana.

L’associazione dei Comuni, tramite il gruppo di lavoro tematico coordinato dall’avvocato Gigliola Osti, si batte da anni per limitare i danni del gioco d’azzardo patologico fornendo ai Comuni della Marca Trevigiana schemi di regolamento, di delibera e di ordinanza per regolamentare l’attività delle sale giochi e affini, a cui molte amministrazioni trevigiane hanno aderito. “Le fasce orarie di obbligo di chiusura decise dalla Regione, (7-9, 13-15 e 18-20), sono ottime perché tutelano le fasce più deboli della popolazione – afferma Gigliola Osti -. La Regione ci ha inoltre confermato che un comune che abbia adottato un regolamento più restrittivo in termini di chiusure lo potrà mantenere su purché naturalmente coerente e motivato e comunque comprensivo delle fasce di chiusura stabilite ora dalla Regione”.

“È un provvedimento importante che va nella direzione di rendere omogenei gli orari obbligatori di chiusura in tutta la regione, a tutela soprattutto dei soggetti vulnerabili come i giovani, o i soggetti di età avanzata, specie se accompagnati da una situazione di solitudine e disagio sociale, ma la dipendenza da gioco può interessare anche persone che non presentano apprezzabili e rilevanti elementi di vulnerabilità” – dichiara Paola Roma presidente del Comitato dei Sindaci dell’ex Ulss 9, presente in Regione al tavolo istituzionale.

 


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