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07 dicembre 2024

Montebelluna

Arriva a Montebelluna il regista del film “Berlinguer la grande ambizione”

La pellicola interpretata da Elio Germano è stata diretta da Andrea Segre che domani sarà al Cinema Italia Eden di Montebelluna

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Berlinguer

MONTEBELLUNA – La Festa del Cinema di Roma ha di recente incoronato quale miglior attore il bravo Elio Germano, protagonista del film “Berlinguer la grande ambizione”. Una pellicola che sta suscitando un meritato interesse perché consente di conoscere da vicino il grande statista Enrico Berlinguer: una figura carismatica e tutt’oggi amatissima. A dirigere il film, il regista Andrea Segre che dopo il successo romano sta presentando nelle sale italiane la sua opera e domani farà tappa a Montebelluna. Una presenza preannunciato nel programma della rassegna del Cineforum Gagliardi iniziata il mese scorso. Segre interverrà quindi mercoledì 13 novembre al Cinema Italia Eden di Montebelluna, incontrando il pubblico al termine della proiezione che inizia alle 19, e introducendo la proiezione delle 21. Entrambe le proiezioni saranno aperte anche ai non abbonati al Cineforum con ingresso a biglietto, fino ad esaurimento dei posti in sala, ma raccomandiamo la prenotazione, contattando direttamente il Cinema Italia Eden: info@cinemamontebelluna.com, tel. 0423 604575.

“Su Enrico Berlinguer sono stati realizzati molti documentari, libri, saggi, ma nessuno ha mai provato ad affidare al cinema di finzione la ricostruzione “da dentro” della sua vita, o di parte di essa, del suo mondo e del suo popolo – spiega il regista Andrea Segre -. Eppure parliamo di un mondo fatto di centinaia di migliaia, milioni di persone, una gran parte delle quali ancora vive, e di un uomo che è simbolo globale di una sfida e di una scelta: provare ad attuare il socialismo in una società democratica e indipendente, superando le diseguaglianze, ma garantendo tutte le libertà economiche e culturali che le dittature sovietiche avevano invece schiacciato. Dell’uomo che ha avuto i funerali tra i più partecipati e toccanti della storia d’Italia e non solo – Segre prosegue spiegando che -. Berlinguer era piccolo, gracile, silenzioso e riflessivo, studiava molto, scriveva tantissimo, parlava con grande calma e precisione, guardava negli occhi, ascoltava. Raramente usava o urlava slogan, anche quando si trovava di fronte a centinaia di migliaia di persone, come è spesso capitato. Queste sue caratteristiche, così diverse da altri leader del Novecento, lo fecero amare da tantissimi italiani, dai comunisti, ma anche da chi comunista non lo è mai stato”.
 


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