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28 marzo 2024

Treviso

Arriva il concorso per i “precari storici” della scuola ma i sindacati storcono il naso

Teresa Merotto (Cisl): “Dovevano essere assunti con una procedura straordinaria, come già accaduto per i medici, visto che si tratta di docenti che lavorano già da anni”

| Roberto Grigoletto |

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Arriva il concorso per i “precari storici” della scuola ma i sindacati storcono il naso

TREVISO - Una prova scritta computerizzata: durata di 150 minuti. Due turni, alle 8.30 e alle 13.30. Si parte il 22 di questo mese con Discipline geometriche e si finisce il 16 del prossimo, con Laboratorio di tecnologie orafe. In mezzo quasi tutte le materie insegnate (classi di concorso) nella scuola secondaria di primo e secondo grado. È il concorso straordinario, bandito per assumere i “precari storici” (con tre anni di servizio alle spalle): 32.000 posti a bando; 64.000 i concorrenti a livello nazionale.


Dopo lo scritto, l’anno di tirocinio in classe e l’assunzione. Voluto fortissimamente dalla ministra dell’Istruzione ma altrettanto fortemente criticato dagli stessi aspiranti al ruolo di docente. E dai sindacati che li rappresentano, a cominciare da Cisl e Snals. Una procedura concorsuale nell’ annus horribilis del Coronavirus, viene giudicata quantomeno un azzardo: curve epidemiologiche che terranno fino all’ultimo le prove sotto scacco; concorrenti “quarantenati” impossibilitati a presenziare e quindi fatalmente esclusi (non è prevista una sessione suplettiva) da un esame che attendevano da anni; classi private di docenti in permesso per la partecipazione al concorso e aule scolastiche svuotate di studenti e popolate per giorni e giorni da “estranei” provenienti da più regioni, aggregate in macroaree, alla conquista di un posto da professore. Tutto questo in barba alla prudenza negli spostamenti in epoca Covid. Insomma uno stress al sistema scolastico è più che prevedibile.


In questa situazione di emergenza per Teresa Merotto (Cisl) si sarebbe dovuto ricorrere a una procedura straordinaria: “Non una sanatoria. Parliamo di docenti che lavorano da anni e che avrebbero potuto essere promossi al posto fisso dopo un anno di formazione in servizio. Del resto, non sono forse stati assunti medici senza specializzazione quest’anno? È emergenza anche per la scuola”. Aggiunge Salvatore Auci (Snals): “Un concorso in questo momento è quanto di più inopportuno si potesse pensare. Per le esigenze della scuola in questa fase, molto meglio sarebbe stato ricorrere a una stabilizzazione dei precari con un concorso per soli titoli. Andremo avanti poi chissà quanto, tra concorso per precari, ordinario e abilitante, minimo un anno”. Ma il ministro, di cambiare idea, non ci pensa proprio.

 


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Roberto Grigoletto

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