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11 dicembre 2024

Nord-Est

Arrestato in Germania il latitante legato alla 'Ndrangheta: fuga durata quasi tre anni

La cattura di Valerio Salvatore Crivello, condannato all'ergastolo per omicidio mafioso, grazie alla collaborazione tra Carabinieri di Venezia e polizia tedesca

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Arrestato in Germania il latitante legato alla 'Ndrangheta: fuga durata quasi tre anni

VENEZIA - Dopo quasi tre anni di latitanza, i Carabinieri di Venezia, con il prezioso supporto della polizia tedesca, sono riusciti a catturare Valerio Salvatore Crivello, 44 anni, presunto affiliato alla cosca di 'Ndrangheta Scofano-Martella-La Rosa di Paola (Caserta). Crivello era stato ricercato dal novembre 2020, quando si era sottratto all'ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Catanzaro. La sua condanna definitiva all'ergastolo, con isolamento diurno per due mesi, era legata all'omicidio di Pietro Serpa, commesso il 27 maggio 2003 a Paola (Caserta), con l'aggravante del metodo mafioso.

La storia di Crivello era caratterizzata da una fuga prolungata, che aveva inizio quando riuscì a sottrarsi al provvedimento di cattura evadendo dall'abitazione dei suoi genitori a Scorzè (Venezia). In quel momento, era stato posto sotto arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in attesa della sentenza definitiva. Da lì, iniziò una caccia all'uomo che durò quasi tre anni. Le ricerche furono condotte sia in Italia che all'estero, con sospetti che Crivello fosse riuscito a fuggire all'estero.

La sua cattura è stata possibile grazie alla cooperazione tra i Carabinieri di Venezia e la polizia tedesca, che hanno arrestato Crivello a Keitum, in Germania. L'arresto di questo latitante segna un importante successo nella lotta alle organizzazioni criminali, dimostrando l'efficacia della collaborazione internazionale tra le forze dell'ordine. Crivello dovrà ora affrontare la sua pena di ergastolo per l'omicidio mafioso commesso molti anni fa, mettendo fine alla sua lunga fuga dalla giustizia italiana.


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Gianandrea Rorato

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