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28 marzo 2024

Treviso

Approvato il Piano degli Interventi: Treviso Sotterranea presenta il necrologio delle Mura

L'associazione:" Il documento non presenta un piano di tutela e di recupero del sistema bastionato"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO - Il consiglio comunale ha approvato il piano degli interventi che disciplinerà gli interventi urbanisti futuri del territorio comunale. Un piano che dimezza il nuovo cemento e guarda al recupero dell’esistente, con un’attenzione al verde e alla mobilità sostenibile.

Ma non sono mancate le polemiche. Ieri all’ingresso di palazzo dei Trecento, l’associazione Treviso Sotterranea ha distribuito una epigrafe che recita: “Il giorno 13 marzo 2018, con l’annuncio dell’adozione della variante al Piano degli Interventi, dopo breve agonia per la mancata applicazione di un piano di tutela integrale del sistema bastionato, sono improvvisamente mancate le nostre amatissime Mura di anni 500. Ne danno il triste annuncio gli inconsolabili amici dell’associazione Treviso Sotterranea. Le esequie si svolgeranno gradualmente lungo il circuito della cortina muraria partendo dall’ex Pattinodromo con la realizzazione del parcheggio interrato e la parziale demolizione del muro di controscarpa”.

I membri di Treviso Sotterranea con questo gesto di protesta sottolineano come la proposta di adozione della variante generale al Piano degli Interventi, “non riconosce l’integrità territoriale del sistema bastionato, ulteriormente ridimensionato con l’esclusione dall’area di pertinenza di numerose porzioni di proprietà pubbliche e private che hanno occupato in modo improprio il sedime della cerchia muraria durante il secolo scorso.

"Questa pianificazione territoriale - sottolineano - risulta chiaramente lacunosa e di concezione obsoleta, in continuità con una visione progressista di inizio ‘900 mirata a negare il valore monumentale delle mura a favore di una riconversione d’uso speculativa delle aree, in netta controtendenza rispetto a numerose città italiane che hanno impostato la riqualificazione urbanistica del proprio centro storico sul recupero della cinta muraria. Tale impressione risulta ulteriormente avvalorata dalla scelta di compromettere definitivamente il recupero del tratto di fossato esterno nell’area dell’ex Pattinodromo, delimitato dal muro di controscarpa ancora perfettamente conservato sotto l’attuale piazzale.

Pertanto, l’associazione Treviso Sotterranea "intende esprimere il proprio rammarico per questa metodologia di pianificazione urbanistica, proposta senza tenere in considerazione la proposta avanzata dalla medesima associazione per l’adozione di un piano di tutela integrale del sistema bastionato, formulata sull’esempio e l’esperienza di altre virtuose città”.

L’associazione propone all’amministrazione “l’urgente adozione di un piano di tutela integrale del sistema bastionato in corrispondenza dell’originario sedime rinascimentale, per un graduale recupero della cinta muraria e, contestualmente, la stesura della documentazione necessaria a richiedere il legittimo inserimento della nostra città nella suddetta lista Unesco”.

 


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Isabella Loschi

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