29/03/2024nuvoloso

30/03/2024pioviggine

31/03/2024pioviggine e schiarite

29 marzo 2024

Montebelluna

Appello delle associazioni per il Bosco del Fagarè

"L'avvio della frammentazione del Bosco costituisce una minaccia per la sua conservazione"

|

|

Bosco del Fagarè

CORNUDA / CROCETTA - Le Associazioni, Amici Bosco Montello, Arianova, Circolo Legambiente Piavenire, Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano, Gruppo Naturalistico Montelliano, Lipu Delegazione Trevigiana, SOS Anfibi ODV, WWF Terre Del Piave TV-BL, rivolgono un Appello ai Sindaci dei comuni di Cornuda e Crocetta del Montello per il mantenimento dell’integrità del Bosco Fagarè, affermando la netta opposizione alla vendita di una sua parte, annunciata dall’Amministrazione di Cornuda. Il Bosco, di 149 ettari, è situato sulle pendici settentrionali dei Colli Asolani e fin dal 1888 è proprietà indivisa dei due comuni. Questo ha consentito che si mantenesse intatto fino ai giorni nostri e che si elevasse, nella cultura popolare locale, a patrimonio storico e identitario di valore irrinunciabile.

 

"L'avvio della frammentazione del Bosco costituisce una minaccia per la sua conservazione, infatti - prcisano le associazini -, l'esperienza insegna che dove si è deciso di smantellare la proprietà unica e indivisa di un bene ambientale come un bosco, questo ha perso progressivamente di qualità, degradandosi. Ricordiamo che si tratta di uno dei tesori naturalistici della provincia, quei tesori che cercano di compensare la grande pressione antropica esercitata sulla maggior parte del nostro territorio. Il Bosco presenta una ricchezza botanica e faunistica eccezionali. È caratterizzato da una grande varietà di specie arboree e arbustive come ad esempio carpini, querce, frassini, aceri, pioppi, faggi, castagni, noccioli, prugnoli, biancospini e da un sottobosco rigoglioso che offre splendide fioriture di gigli, iris, orchidee, ellebori, gerani".

 

Una ricca biodiversità, prodotta da un microclima fresco-umido grazie al quale possono crescere piante normalmente visibili in montagna, che qui trovano le stazioni più basse della provincia; habitat ideale per molte specie di uccelli, mammiferi, anfibi, rettili e insetti. Il suo valore è noto al mondo scientifico e al mondo istituzionale, infatti è parte di Rete Natura 2000 (ZSC IT3240002 "Colli Asolani" e in adiacenza alla ZPS IT3240025 “Campazzi di Onigo”), è riconosciuto come “Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale (AREN)” per la notevole ricchezza di anfibi e rettili ed è individuato con DGR 3263/2004 tra i “Boschi da seme” della Regione. Noi riteniamo sia responsabilità delle comunità locali adoperarsi perché l'integrità di questo bene pubblico si conservi anche per le future generazioni.

 

I gruppi quindi concludono: "Se il Sindaco di Cornuda Claudio Sartor con la sua decisione ha voluto richiamare l’attenzione sulle risorse e l'impegno necessari a gestire il Bosco Fagarè, le presenti Associazioni sono disponibili a condividere le proprie competenze ed energie al fine di preservarlo nella sua interezza, adoperandosi per procurare risorse economiche locali, regionali ed europee per la sua tutela. Il Fagarè è un elemento di identità per la gente del nostro territorio, ed è doveroso mantenerne la dignità e la centralità. Il nostro appello è volto anche a far comprendere il pregio inestimabile di questo ambiente, conservato con cura dai due comuni citati per oltre un secolo, che ora rischia di perdere la sua unità e di essere avviato alla privatizzazione. I cittadini e le associazioni che desiderano unirsi a noi o ricevere informazioni possono contattarci all'indirizzo ilboscofagare@gmail.com".

 

FOTO di Itinerari nel Veneto

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Montebelluna
Leggi altre notizie di Montebelluna

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×