Ancora sversamenti nel torrente, nel mirino i produttori di vino
Sindaco costretto a emettere nuova ordinanza per vietare lo scarico dei reflui dati dalla lavorazione delle uve
VALDOBBIADENE – Torrente Teva nuovo sversamento d’inquinanti. Non sembra esserci pace per il corso d’acqua di Valdobbiadene che per la terza volta dall’inizio della vendemmia è stato oggetto di scarichi abusivi di sostanze che potrebbero averne danneggiato in modo serio l’ecosistema. Il sindaco di Valdobbiadene ha quindi emesso ennesima ordinanza, per la cessazione di scarichi non autorizzati. L’auspicio è che quest’ulteriore provvedimento sia più efficace dei precedenti.
In Municipio è infatti giunta la comunicazione da parte del carabinieri forestali di Valdobbiadene della violazione di norme ambientali da parte di una ditta locale dove i militari hanno fatto un accertamento, durante il quale è emerso che: “… è stata riscontrata la presenza di pozzetti, tubazioni, vasche di raccolta reflui cantina, vasche di laminazione, disoleatori e scarichi non autorizzati nonché un tubo avente come corpo recettore il torrente … visibilmente imbrattato da reflui verosimilmente derivanti dalla lavorazione delle uve provenienti dall’insediamento produttivo”.