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28 marzo 2024

Treviso

Ancora 4 amici al bar: Veneto imprese unite chiede a Speranza di dimettersi

Dopo una mattinata di incontri e le rassicurazioni delle Prefetture di Treviso e Venezia, la doccia gelata: "Il Governo manterrà il vincolo ai tavoli del ristorante".

| Roberto Grigoletto |

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Ancora 4 amici al bar: Veneto imprese unite chiede a Speranza di dimettersi

TREVISO - Ancora 4 per tavolo. Veneto imprese unite non ci sta al riconfermato limite per commensali non conviventi. E attacca, con il presidente regionale Andrea Penzo Aiello: “Il Governo italiano ha messo di nuovo in mostra la propria inadeguatezza”. Il sodalizio degli esercenti della ristorazione e dei bar racconta di aver ricevuto, dopo una mattinata di confronti con le prefetture del Veneto, una comunicazione verbale dalla prefettura di Treviso e una scritta da quella di Venezia nelle quali si informava che il vincolo di quattro persone per tavolo era decaduto, legittimando giustamente il fatto dalla mancanza di una norma a riguardo nel decreto del ministero della salute del 29 maggio 2021 e nei protocolli allegati.

“Oggi stesso però il ministero della salute ha emanato un comunicato stampa in cui annuncia l’intenzione di continuare a mantenere questo vincolo, nonostante manchi tale chiarimento nella norma in vigore attualmente”. Incredulità e un filo di rabbia che faticano a nascondere gli esercenti di Veneto imprese unite: “Se nei mesi scorsi eravamo amareggiati dal ricevere le nuove regole con solo 12-24 ore di preavviso, ora ci troviamo a dover fare fronte ad un ministero che emana una norma monca e che il giorno stesso in cui la norma entra in vigore ne fornisce una interpretazione tramite l’ufficio stampa e una interpretazione completamente opposta attraverso le prefetture, generando ulteriore confusione nei gestori, nelle forze dell’ordine che devono vigilare e nei clienti stessi. Dopo questo ennesimo gravissimo passo falso, pretendiamo le dimissioni immediate del ministro Speranza. Chiediamo solo di poter lavorare, con norme certe, non interpretabili e che abbiano un fondamento logico”.

 



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Roberto Grigoletto

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