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24 aprile 2024

Montebelluna

Amministratori in visita a Dachau

Una giornata al campo di concentramento di Monaco, dove le emozioni sono forti e la riflessione è d'obbligo

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Amministratori in visita a Dachau

MONTEBELLUNA - L’Amministrazione Comunale, con i volontari della Protezione Civile di Montebelluna, nei giorni scorsi ha partecipato alla giornata studio sull’Olocausto organizzata dalla Comunità Europea con trasferta al Campo di Concentramento di Dachau in Germania. La visita è stata riflessiva su eventi e sofferenze, alcuni volontari hanno fatto le lacrime; è emerso, a nome di tutti, che non deve essere persa la memoria ma tramandata di padre in figlio.


A pochi chilometri dal centro di Monaco sorge uno dei luoghi che hanno segnato la storia dell'ultimo secolo, luogo che merita una visita per riflettere sulle nefandezze prodotte dalla mente perversa degli uomini. Parliamo del campo di prigionia di Dachau, il primo dell'era nazista che ha visto nascere il progetto di sterminio degli ebrei e di tanti altri uomini.


Visitare questo luogo di profonda tristezza e angoscia è un'esperienza necessaria per non dimenticare e per portare la visione di quelle atroci verità in giro per il mondo: farlo d’estate con 35°C o d'inverno a -10°C, secondo molti, rende veramente l'idea di come quegli uomini potessero vivere. Per entrare nel campo si passa il cancello con l'iscrizione tragicamente nota "Arbeit Macht Frei" (il lavoro rende liberi, tragica illusione che veniva concessa ai detenuti del campo). In fondo al campo, il cui perimetro era sorvegliato con torrette e filo spinato e guardie armate, c'è il forno crematorio e la camera a gas. Il crematorio serviva per eliminare le vittime del campo ed eliminare la massa di corpi inermi che quotidianamente riempivano le baracche. Alla fine si stimano oltre 30.000 morti negli anni di attività del campo di cui 2.000 morirono dopo la liberazione del 29 aprile 1945 avvenuta da parte degli americani per il pessimo stato igienico in cui versavano (e questo è un altro dato su cui riflettere a lungo). Angosciante è il museo sulla destra (di fronte alla piazza dell'appello) dove ci sono centinaia di foto e di documenti originali che illustrano in modo crudo e violento un mondo che personalmente non vorremmo mai vedere.


Il Vice Sindaco Dott. Elzo Severin, sentita l’esperienza positiva, è intenzionato per il futuro, in sinergia col Coordinamento della Protezione Civile, ad riorganizzare tramite la Comunità Europea altre iniziative rivolgendosi ai giovani che molte volte parlano di Shoah non in modo corretto. Sicuramente si potrà organizzare per il futuro una visita in Polonia ad Auschwitz.


 


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