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16 aprile 2024

Treviso

Amadio vende l'Hotel Carlton e il cinema Embassy

L’intero complesso è stato acquisito dalla famiglia veneziana Trevisanato e alla nuova società Hotel Carlton Treviso srl

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Amadio vende l'Hotel Carlton e il cinema Embassy

TREVISO - Dopo 50 anni di gestione, la famiglia Amadio cede lo storico complesso dell’Hotel Carlton di Treviso che comprendente oltre all’albergo, il cinema Embassy, il ristorante l’Incontro e la storica Porta Altinia, uno dei tre storici accessi alla città. L’intero complesso è stato acquisito dalla società veneziana Hotel Carlton Treviso srl della famiglia Trevisanato.

I dettagli del closing e dei progetti di sviluppo sono stati illustrati nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi nell’albergo cui sono intervenuti i nuovi acquirenti, l’avvocato Sandro Trevisanato con i figli Sara e Andrea, il vicesindaco di Treviso, Andrea De Checchi e Giacomo Benvegnù, storico gestore da 49anni del ristorante l’Incontro.

“Abbiamo raccolto con entusiasmo la possibilità offertaci dalla famiglia Amadio di acquisizione del complesso dell’Hotel Carlton, - spiega Trevisanato -, di rilievo, non solo turistico, ma dal grande valore storico e culturale. Comprende infatti Porta Altinia, una delle tre antiche porte di accesso che si aprono sulle mura cinquecentesche di Treviso, ubicato in un sito dal grande impatto scenografico. La sfida dell’acquisto e restauro di questo complesso è stata assunta tramite la società Hotel Carlton Treviso s.r.l. che fa capo alla sola nostra famiglia, la quale da decenni sta investendo nel settore alberghiero ed è una delle tre famiglie venete che raggruppano le loro proprietà alberghiere sotto il marchio Apogia”. Tale brand rappresenta oggi 30 alberghi in Italia e in Francia. Le strutture di Treviso saranno seguite dai due figli Sara e Andrea Trevisanato.

Il restauro, di tipo migliorativo nella parte esterna ed interna, prevede interventi cadenzati in più anni per portare il Carlton a livello di un 4 stelle superior con la creazione di varie sale congressi e di una palestra e spa per offrire maggiori servizi alla clientela.

“Non intendiamo modificarne il profilo della struttura esterna, - spiega Trevisanato- ma adeguare l’edificio ai più recenti standard di efficienza energetica, valutando la possibilità di fruire di fonti green, e adattarlo al contesto di rilevanza storica in cui è ubicato, seguendo le indicazioni che ci saranno date da sovraintendenza alle belle arti e dalle autorità comunali. Nel dettaglio, per la parte interna intendiamo integrare l’area del cinema con l’hotel, creando un nuovo ingresso, ove esiste ora l’ingresso del cinema, che fungerà da hall dell’albergo e di un centro congressi, con un auditorium per 300/500 persone e altre sale riunioni da crearsi per un totale di circa 2000 metri quadrati di spazi destinati a riunioni, meeting e manifestazioni. Intendiamo inoltre ampliare l’area dedicata alla ristorazione con l’utilizzo del magnifico terrazzo sopra il bastione che ha già goduto di un eccellente restauro effettuato di recente dalla famiglia Amadio. Sul fronte dei parcheggi potremo contare, oltre che degli stalli dell’Hotel, degli spazi comunali adiacenti di cui l’amministrazione ha ventilato la possibilità di regolamentarne l’accesso in occasione degli eventi, non modificando la viabilità dell’area e grazie a un accordo con la società Apcoa di ulteriori posti nel garage Dal Negro, sito a poca distanza”. 

Soddisfazione per l’operazione espressa anche dal vicesindaco De Checchi, in particolare per la scelta di creare un centro congressi nel cuore della città, oggi mancante. De Checchi ha sottolineato l’impegno del Comune a riqualificare l’area, “pedonalizzando la piazzetta antistante il ristorante l’Incontro e l’ingresso dell’albergo, mantenendo la viabilità attuale”. Ribadita l’importanza strategica di quest’area quale punto di accesso principale alla città storica, confermata anche dall’istituzione di un collegamento diretto via bus con l’aeroporto Canova.

Inoltre è già stata ipotizzata la possibilità di una gestione mista pubblico/privato per riqualificare il giardino tra le mura e il corso d’acqua su cui si affaccia una uscita di sicurezza del cinema Embassy.

 


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