Alto Trevigiani Servizi e Piave Servizi uniti contro gli sprechi d'acqua
I gestori del servizio idrico integrato si attivano insieme contro l'emergenza siccità
MONTEBELLUNA / CONEGLIANO - Un invito ai sindaci a emettere ordinanze per il contenimento dell’uso dell’acqua di acquedotto affinché i cittadini adottino buone pratiche all’insegna del risparmio della risorsa idrica e scongiurare così il pericolo di gravi disagi e inconvenienti di natura igienico-sanitaria per tutta la popolazione. Alto Trevigiani Servizi e Piave Servizi, i gestori del servizio idrico integrato in 91 comuni nelle province di Treviso, Belluno, Vicenza e Venezia, hanno inviato oggi ai primi cittadini un modello di ordinanza restrittiva sull’uso di acqua potabile alla luce del perdurare della situazione di crisi climatica. Nel modello di ordinanza si prevedono prescrizioni valevoli fino al cessato stato di emergenza idrica.
Fra queste, un uso estremamente accorto dell’acqua del pubblico acquedotto e limitata agli usi prioritari; l’impiego della stessa esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari; il divieto di lavaggio di cortili e piazzali, dei veicoli a motore, di riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, di irrigazione di verde pubblico e campi da gioco, oltre che di prati privati, di riempimento di piscine domestiche con capienza maggiore di 0.33 metri cubi e quello di acqua emunta da pozzi artesiani per gli usi non prioritari, con conseguente chiusura dell’erogazione degli stessi nei momenti di non utilizzo. Le prescrizioni contenute nel testo non valgono per i servizi pubblici di igiene urbana, per l’utilizzo zootecnico o produttivo dell’acqua in attività regolarmente autorizzate e per l’irrigazione delle piantine negli orti a uso esclusivo domestico famigliare e la bagnatura di piccoli vasi e fiori.
Inoltre, si invitano i cittadini ad adottare ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio d’acqua, come l’attenzione alla riparazione delle perdite, anche minime, da rubinetti e sciacquoni, l’installazione di dispositivi frangigetto che, mescolando l’acqua con l’aria, consentono di risparmiare risorsa idrica, l’impiego di lavastoviglie e lavatrici a pieno carico, l’uso della doccia, anziché della vasca, la chiusura del rubinetto mentre ci si lava i denti e per altre azioni di igiene personale, l’utilizzo di acqua di lavaggio degli alimenti freschi per annaffiare le piante di condensa da impianti di climatizzazione per lavare pavimenti. Il testo è stato elaborato anche alla luce dell’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n.20 del 14 marzo 2023, dove viene dato atto del permanere dello stato di emergenza di rilievo nazionale in relazione alla situazione di deficit idrico e dell’invito rivolto dallo stesso Presidente Luca Zaia ai gestori idrici a farsi promotori di iniziative contro la siccità.
«Anche in linea con quanto già evidenziato nei giorni scorsi dal Presidente della Regione del Veneto, chiediamo ai Comuni la loro preziosa e necessaria collaborazione per emettere le ordinanze sindacali con tali prescrizioni – spiegano il presidente di Ats, Fabio Vettori, e di Piave Servizi, Alessandro Bonet – Ai sindaci è stato chiesto, inoltre, di contribuire attraverso siti web e canali social media istituzionali del Comune o con altri mezzi di comunicazione alla sensibilizzazione alla comunità ad un uso accorto della risorsa idrica. Sottolineiamo come l’uso domestico è per buona parte fatto di acqua di ottima qualità impiegata in maniera ancora poco attenta allo spreco. La mancanza di piogge, l’aumento delle temperature e i cambiamenti climatici in atto ci impongono di rivedere le nostre abitudini e il modo di usare l’acqua per non trovarci impreparati di fronte a situazioni che potrebbero mettere a rischio la regolare erogazione del servizio».