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24 aprile 2024

Treviso

Alte temperature nelle fabbriche, Fiom:"Se troppo caldo valutare sospensione dal lavoro"

La categoria dei metalmeccanici della Marca ha diffuso un vademecum ai rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

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Alte temperature nelle fabbriche, Fiom:

TREVISO - “Quando si determina la situazione di alta temperatura associata a umidità elevata e alla mancanza di ventilazione può provocarsi un possibile danno alla salute fisica e psichica dei lavoratori. Questo rischio deve essere valutato dall'azienda nel DVR (Documento Valutazione dei Rischi), secondo le modalità e l'organizzazione del lavoro e gli orari e l'ambiente lavorativo, tenendo conto dell’esistenza o meno di efficienti impianti di ventilazione e condizionamento”.

La categoria dei metalmeccanici della Marca, vista l’emergenza caldo di questi giorni, ha diramato ai rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza sul territorio una nota richiamando l’attenzione sulle alte temperature dell’ambiente in cui operano i lavoratori.

“La valutazione dell’eccessivo calore in cui operano i lavoratori - si legge nella nota della Fiom Cgil Treviso - deve essere fatta dai rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), anche per individuare possibili interventi correttivi al rischio. Se le aziende fossero indisponibili al confronto e se tale rischio fosse elevato, i rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza , infatti, possono chiedere ai lavoratori di astenersi dall’attività (come previsto dall’art. 44 del Dlgs 81/08). Un allontanamento dal posto di lavoro che non deve essere inteso come sciopero ma semplicemente come azione a tutela della salute dei lavoratori per un tempo non compensabile dall’utilizzo di ferie o permessi ma che deve essere integralmente retribuito dall’azienda”.

“Se il calore venisse percepito come eccessivamente elevato dagli Rls e dai lavoratori deve essere immediatamente affrontata la situazione anche con azioni straordinarie - spiega il segretario generale Enrico Botter -, oltre gli interventi strutturali necessari, quale la predisposizioni di sale ventilate e rinfrescate vicino alle postazioni lavorative, l’organizzazione di pause aggiuntive a quelle contrattate, la fornitura illimitata di acqua fresca a ciascun lavoratore, la distribuzione di sali minerali, fino allo spostamento dei turni nelle ore meno calde. Per affrontare il rischio delle alte temperature non si devono considerare solo le condizioni ambientali ma si devono sempre aver presenti anche le temperature prodotte dalle macchine, dagli indumenti indossati, e la temperatura percepita da ciascun lavoratore, tenuto conto delle diverse condizioni fisiche e di lavoro”.  

“Bere molto e frequentemente - conclude la nota del sindacato con alcuni consigli -, ridurre la velocità e fare più pause, in particolare relativamente alla movimentazione dei carichi, assicurandosi sufficienti tempi di recupero in ambienti ventilati e rinfrescati, prestando attenzione agli sbalzi termici”.

 


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