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19 aprile 2024

Treviso

Al Planck gli studenti diventano tutor: ripetizioni a distanza per i compagni

Attraverso le lezioni in videoconferenza aiutano gli altri studenti nelle materie dove sono carenti

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

studenti Max Planck

TREVISO - All’istituto Max Planck di Treviso gli studenti diventano i maestri dei loro compagni. In questo periodo di scuole chiuse, causa Coronavirus, e di lezioni telematiche, una ventina tra i migliori studenti si sono messi a disposizione per aiutare i loro compagni o gli studenti delle classi inferiori a recuperare le materie dove sono carenti.

Attraverso le lezioni in videoconferenza sulla piattaforma Zoom, gli studenti si sono organizzati a piccoli gruppi per rispiegare argomenti che i compagni non avevano capito o aiutarli nello svolgimento di esercizi più complicati tra matematica, fisica e informatica.

L’iniziativa di peer-tutoring dell’istituto superiore Planck durante la pandemia è diventata “virale”, spopolando in queste settimane di fine anno scolastico per recuperare le materie insufficienti.

La formula delle “ripetizioni” di istituto tenute dagli studenti più bravi era iniziata in via sperimentale ancora prima del lockdown nell’ambito del progetto di introduzione al “metodo di studio” rivolto agli studenti delle classi prime e coordinato dal gruppo di insegnanti che costituiscono il Centro di ascolto.

“Abbiamo iniziato il progetto con l’intenzione di aiutare i ragazzini di prima a ritrovare il giusto equilibrio dato da motivazione allo studio e applicazione - spiega la professoressa Callegher, referente dello spazio Ascolto - Quindi sono state avviate lezioni di studio-guidato tenute da insegnanti delle discipline di area matematica e linguistica. In questa fase sono entrati da protagonisti i ragazzi come “maestri”. E da lì il successo: i ragazzi sanno coinvolgere e farsi capire”.

Ora dopo la scoperta delle grandi possibilità offerte dalla didattica a distanza, il peer-tutoring diventa una pratica gradita e continuerà anche per l’estate. Attualmente aderiscono alle “ripetizioni virtuali” quasi un centinaio di alunni con risultati positivi. Gli insegnanti coordinatori raccolgono le richieste e organizzano dei gruppi da tre massimo quattro studenti che faranno tre o quattro lezioni su un determinato argomento.

“La sperimentazione - aggiunge la professoressa Berlese, coordinatrice del progetto - ha mostrato i suoi punti di forza proprio in questo periodo di novità e cambiamento legati alla didattica a distanza. Noi insegnanti ci siamo limitati a mettere a punto un’organizzazione efficace rispondendo alle richieste”.

 



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Isabella Loschi

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