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Nord-Est

Al via il piano di sterminio delle nutrie in Veneto: uso di gabbie e armi da fuoco

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Al via il piano di sterminio delle nutrie in Veneto: uso di gabbie e armi da fuoco

VENEZIA - Arriva il piano triennale per la lotta alle nutrie in Veneto, finalizzato all'eradicazione di questi roditori nocivi, responsabili di danni ingenti a colture, arginatura e sponde dei fiumi nella pianura veneta. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura e alla caccia, Giuseppe Pan, ha approvato il Piano che dà le indicazioni (fino al 31 dicembre 2019) agli enti pubblici e ai privati su come contrastare la specie infestante.

 

La Regione Veneto dà così attuazione alla legge regionale 15 del 2016 "Misure per il contenimento finalizzato alla eradicazione della nutria (Myocastor coypus), sintonizzandosi con le più recenti disposizioni nazionali ed europee. Il piano stabilisce che ad occuparsi del controllo/eradicazione del roditore, importato nel 1929 dal Sud America e moltiplicatosi in modo incontrollato per assenza di antagonisti, dovrà essere una rete di soggetti, pubblici e privati, coordinata dalla Regione. Ne fanno parte, in qualità di soggetti pubblici, le Province, la Città metropolitana di Venezia, Comuni, Consorzi di bonifica, enti parco e gestori delle riserve naturale e dei siti di rete Natura 2000.

 

Ma anche i proprietari dei fondi, i cacciatori, le guardie venatorie, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, possono intervenire - come volontari autorizzati - nel controllo alle nutrie. Le nutrie - spiega la giunta in una nota - dovranno essere catturate con gabbie-trappole, oppure potranno essere abbattute direttamente con armi da fuoco dagli agenti della polizia provinciale e locale, dal personale dei parchi e da operatori adeguatamente formati e coordinati dalle Province o dai proprietari dei terreni e dai cacciatori purché muniti dei requisiti previsti per legge. Operatori abilitati, proprietari dei fondi e cacciatori dovranno indossare un apposito giubbotto di riconoscimento ad alta visibilità. Il piano vieta in modo assoluto l'uso di veleni e di metodi non selettivi, che potrebbero colpire altre specie, ma non pone alcun limite al 'prelievo' dei capi, visto l'obiettivo ultimo dell'eradicazione della specie.

 

"In base alla nuova normativa nazionale - spiega Pan - le nutrie non sono più considerate fauna selvatica, ma sono state riconosciute 'specie nociva', alla stregua di altri animali infestanti e dannosi, come topi, ratti, arvicole e talpe. Con il Piano triennale la Regione assume la regìa degli interventi e dà precise disposizioni a Province, Comuni, Consorzi, soggetti pubblici e privati coinvolti nella gestione del problema per impiegare in modo coerente e omogeneo tutti gli strumenti consentiti per eliminare in sicurezza questi animali, che rappresentano un grave pericolo per le produzioni agricole, l'incolumità pubblica, la circolazione stradale e la tenuta arginale dei corsi d'acqua".

 



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