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28 marzo 2024

Nord-Est

Agente di polizia penitenziaria si spara in testa

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Agente di polizia penitenziaria si spara in testa

VENEZIA - Un agente della polizia penitenziaria femminile si è ferita con un colpo alla testa con la pistola di ordinanza mentre era in servizio di vigilanza a una detenuta ricoverata presso l'ospedale civile di Venezia. Ne dà notizia il Cosp (Coordinamento sindacale penitenziario), indicando che l'agente è ricoverato presso lo stesso nosocomio in gravi condizioni e che le cause del gesto "sono ancora sconosciute".

 

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, si dice "davvero sgomento" dalla notizia. "Solo nel mese di agosto si erano tolti la vita due poliziotti penitenziari, e dal 2000 ad oggi oltre cento sono stati i casi di suicidio nel Corpo di Polizia e dell'Amministrazione penitenziaria". Rilevando che al momento non si conoscono le ragioni del gesto ed esprimendo la speranza che l'agente possa salvarsi, Capece fa un richiamo alle situazioni di stress dei lavoratori penitenziari ed esprime un richiamo all'Amministrazione Penitenziaria che non può "continuare a tergiversare su questa drammatica realtà".

 

"Non si può pensare di lavarsi la coscienza istituendo un numero di telefono - peraltro di Roma! - che può essere contattato da chi, in tutta Italia, si viene a trovare in una situazione personale di particolare disagio. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare un'apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell'Amministrazione Penitenziaria".

 



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