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19 aprile 2024

Treviso

Aeroporto di Treviso: "Le amministrazioni devono difende i propri cittadini e tutelare il territorio"

Il Comitato: "Si vuole a tutti i costi sviluppare, in un contesto inadatto, un’infrastruttura che lascia sul territorio solo le briciole del turismo diretto altrove”

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Aeroporto Canova Treviso

TREVISO - La riapertura dell’aeroporto di Treviso è stata posticipata di due mesi, rispetto alla data iniziale fissata per fine marzo. Quindi prima di giugno al Canova non si vedranno partire né arrivare nuovi voli. Se da un lato si è parlato di sostegno per i lavoratori del comparto, fermi da un anno, e si sono chieste garanzie per il settore, il Comitato aeroporto di Treviso, che da sempre si batte contro l’ampliamento dello scalo trevigiano, torna a ribadire a gran voce l’esigenza di difendere anche la salute e il territorio da “un’infrastruttura quella dell’aeroporto di Treviso che si vuole ostinatamente far sviluppare in un contesto inadatto la cui attività, come ammesso dalle stesse amministrazioni coinvolte, lascia sul territorio solo le briciole del turismo diretto altrove”.

“Il sindaco di Treviso Mario Conte - scrive il Comitato - ribadisce che “l’aeroporto di Treviso ha potenzialità enormi e tornerà ad essere centrale nello sviluppo del territorio, ma non fa nessun riferimento alle nefaste interferenze sulla salute pubblica che rappresenta un diritto fondamentale-primario-inviolabile-insopprimibile e sulla tutela ambientale, diritti che non ammettono barattamenti”.

“In un momento storico in cui efficienti amministrazioni puntano su un’economia ‘green’ rispettosa dell’ambiente e dei territori, altre rimangono ancorate a vecchie concezioni di profitto a scapito della salute, sicurezza, qualità della vita di molti, sorde alle richieste dei propri cittadini”. “Ricordiamo - aggiunge il Comitato - che l’amministrazione locale è chiamata a svolgere attività puntuali di tutela dell’ambiente in ragione non solo dei riflessi sulla salute dell’uomo ma soprattutto per la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente”.

Sarebbe ora di voltare pagina sulla vicenda - conclude il Comitato - le amministrazioni prendano atto delle esigenze dei propri cittadini, che vanno difesi e non sacrificati e rispettino il territorio finora mai adeguatamente tutelato, come si evince dai limiti d’inquinamento acustico ed atmosferico imposti per Legge sistematicamente superati, a favore di una valorizzazione del territorio che porterebbe una sana economia e benessere per tutti”.

 



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