Aeroporto Canova, i sindacati: "La struttura è fondamentale per il territorio"
Rimane ancora incerta la riapertura della struttura, mille i lavoratori in bilico
| Gloria Girardini |
TREVISO - Un migliaio i lavoratori dell’aeroporto di Treviso col fiato in sospeso, la riapertura della struttura rimane ancora un mistero. Dalle ultime notizia il Canova, unico aeroporto rimasto chiuso in Italia, potrebbe riaprire a marzo, ma al momento non vi sono certezze. Intanto dilaga il dibattito sull’utilità del servizio. Ad intervenire sull’argomento i segretari generali di Treviso di Cgil, Cisl e Uil territoriali, rispettivamente Mauro Visentin, Cinzia Bonan e Guglielmo Pisana.
“L’aeroporto è importante nell’ottica della mobilità e del turismo. I giovani usufruiscono maggiormente di questo modo di spostarsi a differenza delle generazioni più mature-ha dichiarato Cinzia Bonan segretaria Cisl-avere questa struttura significa essere un territorio di riferimento per la mobilità. Sono già stati fatti negli anni degli investimenti importanti per cui non possiamo soffermarci ogni qual volta a discutere se è giusto o no. Lo sviluppo della cultura che ha investito Treviso in questi anni è fondamentale. Sono altri gli elementi che si possono discutere, l’impatto ambientale e la viabilità, che rimangono due grossi problemi”.
Dello stesso avviso il segretario della Cgil Mauro Visentin. “Sono due le visioni che si possono avere o la struttura continua ad essere dipendente da Venezia e che quindi si può accendere o spegnere a seconda del bisogno oppure serve una pianificazione turistica del territorio-ha dichiarato Visentin- Una sfida quest’ultima che nessuno ha ancora colto, si è sempre lasciato fare al mercato. Manca un disegno a cui noi come sindacato vorremmo partecipare”. A fare da eco ai "colleghi" Pisana:“L’aeroporto ci deve essere, non può mancare in un territorio così vivace come il trevigiano”