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29 marzo 2024

Castelfranco

Ad Asolo la promozione turistica punta anche sulla cultura popolare e sui personaggi

Un'iniziativa inedita ed interessante promossa della municipalità

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

Ad Asolo la promozione turistica punta anche sulla cultura popolare e sui personaggi

ASOLO - L'appuntamento on line con le "Piccole storie asolane" della biblioteca di Asolo, continua a proporre aspetti di Asolo sconosciuti agli stessi asolani. E così, questa volta "tocca" alle torri, non solo la Torre Civica, la più famosa e visitabile del paese: Asolo riscopre una vocazione "di difesa", per così dire, che nulla ha da invidiare a paesi come San Gimigliano, borgo come Asolo ad alta vocazione turistica. "Anche Asolo si difendeva bene su questo versante" spiega Emmanuele Petrin "Don Carlo Bernardi, sacerdote originario di Pagnano e grande divulgatore di storia locale, nel suo “Pagnan ammazza Abram” dato alle stampe nel 1939, ne enumera ben 36." Alcune portavano il nome di un Santo, forse perché nei pressi sorgeva un'edicola o qualche segno di devozione, come la Torre di San Cristoforo o quella di San Giovanni, altre ricordavano il luogo verso cui guardavano, come la Torre di Castelcucco o quella di San Martino. Altre ancora prendevano il nome da famiglie veneziane, come ad esempio la torre Dieda (dalla famiglia Diedo) e la Zana (dal cognome patrizio Zane).

Le tracce di questo passato sono riservate ad occhi attenti, spesso nascoste nel paesaggio, sbiadite dal tempo e in una memoria lontana o chiuse dentro ai portoni delle ville che le hanno inglobate. Vanno spiegate e, se si è fortunati, raccontate attraverso il racconto dei pochi asolani che hanno ancora memoria. Questo sottolinea ancora di più la vocazione di museo a cielo aperto di Asolo. "Una vocazione che stiamo cercando di promuovere con strumenti diversi, tra questi le visite guidate e le nostre pagine internet" spiega il sindaco di Asolo Mauro Migliorini "ma anche aprendo le case, in alcuni momenti dell'anno. Abbiamo un patrimonio storico e culturale a 360 gradi, c'è ancora tanto da ricostruire e valorizzare."

 

In questo fine settimana, domenica 18, l'Ufficio turistico di Asolo propone alle 9.30 una passeggiata alla scoperta del Monte dei Frati e del suo convento: attraversando Colmarion e via Riformati, si raggiungerà il Levrer, il colle ai cui piedi sorgeva il convento francescano di San Girolamo (Costo 5 euro con prenotazione obbligatoria con mail a iat@asolo.it  telefonando al 0423/529046); il Museo di Asolo propone invece alle ore 10.00 una passeggiata di due ore alla scoperta della Asolo Medievale, dal castello della regina Cornaro alla rocca, costeggiando le antiche mura dei Carraresi (Costo di 5 euro, comprensivo di biglietto d'ingresso alle strutture, prenotazione obbligatoria telefonando al 347 5735246 o scrivendo a info@museoasolo.it)

 


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