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18 aprile 2024

Treviso

ACQUA E CAVE, L’OPPOSIZIONE DI ARCADE SI FA SENTIRE IN REGIONE

Il gruppo dell’ex sindaco Pol presenta a Zaia due proposte di legge dopo aver consultato la cittadinanza

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

ACQUA E CAVE, L’OPPOSIZIONE DI ARCADE SI FA SENTIRE IN REGIONE

ARCADE - “Insieme per Arcade”, gruppo consigliare di opposizione capeggiato dall’ex sindaco Emanuela Pol, si fa sentire in Regione. Ha inviato, infatti, al governatore della Regione, Luca Zaia, nonché ad ogni capogruppo in consiglio regionale due proposte di legge.

Entrambe sono il risultato del lavoro dei consiglieri e delle riunioni che il gruppo periodicamente tiene con la cittadinanza. La prima proposta ricalca iniziative simili a quelle prese da altri consigli regionali italiani e consiste nel chiedere l’introduzione, nello Statuto della Regione Veneto, una definizione di servizio idrico per sottrarlo al regime della concorrenza e del libero mercato, definendolo “privo di rilevanza economica”.

“Come gruppo politico, spiega il giovane consigliere Feletti Davide, prima abbiamo organizzato la raccolta firme perché fosse indetto il referendum sull’acqua, ottenendo buoni risultati, e ci facciamo portatori della volontà di molti cittadini che chiedono che l’acqua non venga privatizzata. Sappiamo che non c’è una competenza specifica della Regione sulla materia, ma sappiamo anche che, una vera volontà politica, può salvaguardare questo bene tutelandolo nello Statuto”.

La seconda proposta riguarda l’annoso problema delle cave (la puntata di Report in onda su Rai Tre alle 21.30 domenica 3 aprile affronterà la questione cave, ndr) molto sentito ad Arcade dove ve ne sono addirittura tre, di cui due ancora attive. Su una di queste la passata l’amministrazione Pol ha impedito che venisse realizzata una discarica. Tuttavia un progetto della Regione prevede oltre 70 ettari di nuova escavazione e, nonostante le promesse della campagna elettorale, l’amministrazione Zaia, ad un anno dalla sua elezione, non ha cancellato la previsione.

“Per questo, precisa l’altra giovane consigliere, Linda Zanatta, abbiamo elaborato un progetto di legge che preveda il meccanismo della perequazione urbanistica anche per le cave. Il sistema è semplice: oggi chi ha un’aerea che da agricola diventa fabbricabile, per effetto degli strumenti comunali, deve versare un corrispettivo in opere o denaro al suo comune; allo stesso modo dovrebbe avvenire per quei terreni agricoli che vengono comprati dai cavatori: una parte dell’aumento di prezzo dovrebbe essere girata al Comune poiché tutti i cittadini sopporteranno i disagi dell’escavazione, così i proprietari sarebbero meno allettati a vendere e i comuni avrebbero più forza per tutelare il loro territorio. Questa norma, inoltre, dovrebbe prevedere che, una volta terminata l’escavazione, il terreno diventi pubblico” conclude Zanatta.

L’ex primo cittadino di Arcade dichiara: “Oltre a controllare l’andamento dell’amministrazione arcadese, abbiamo lavorato su questi progetti ed altri li stiamo concependo. Molti politici, oggi, infatti, hanno perso il contatto con la realtà e non si adoperano per migliorare la vita dei cittadini. Esempi come i nostri esprimono la convinzione che i cittadini debbano incidere, prima ancora che con il voto, dando spunti di riflessione. Questa è la politica come servizio che intendiamo portare avanti; sarà nostro compito informare tutti su quali politici o gruppi regionali si interesseranno a queste proposte”.

 



Laura Tuveri

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