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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Accordo Cesana Malanotti-Comune, mozione delle opposizioni per annullarlo

Tutti i consiglieri di minoranza chiedono un consiglio comunale straordinario per votare il ritiro del protocollo

| Roberto Silvestrin |

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Accordo Cesana Malanotti-Comune, mozione delle opposizioni per annullarlo

VITTORIO VENETO - Le minoranze vogliono far saltare l’accordo Cesana-Comune. Tutti i consiglieri di opposizione hanno fatto protocollare – questa mattina - la richiesta di un consiglio comunale ad hoc per votare la mozione che chiede il ritiro del protocollo d’intesa.

 

Le firme sono di Matteo Saracino (Partecipare Vittorio), Paolo Santantonio (Forza Italia), Gianantonio Da Re e Bruno Fasan (Lega Nord), Giuseppe Maset e Gianluca Posocco (Lista Toni Da Re sindaco).

 

L’accusa mossa dalle minoranze è quella di mancata trasparenza: “La delibera non è stata discussa in nessuna commissione consiliare e nemmeno in consiglio comunale. Non è chiara la procedura di gestione dei servizi da parte del Cesana e le relative responsabilità, e inoltre non c’è alcun rappresentante delle minoranze consiliari nell’attuale cda dell’istituto” denunciano i consiglieri.

 

Secondo il protocollo firmato dai due enti asilo nido, Informagiovani, Informacittà e Informadonna, Centro Giovani e Centro Anti Violenza passerebbero alla struttura di via Carbonera che, dicono le minoranze, “è un istituto a forte dipendenza e controllo regionale”.

 

Le forze di opposizione vogliono vederci chiaro anche sulle cosiddette task-force, che avranno tempo 60 giorni per consegnare i progetti relativi al passaggio di gestione dei servizi: il gruppo è “composto da esperti espressi da ciascuna delle parti ma mai comunicato nella sua composizione al consiglio comunale”. I nominativi sono stati pubblicati questa mattina dal comune, e una sorpresa ha lasciato ulteriormente con l’amaro in bocca i consiglieri di minoranza.

 

Oltre ai dipendenti comunali e agli esperti nominati dal Cesana, infatti, ci sono solo esponenti politici della maggioranza a comporre le due task-force: l’assessore Barbara De Nardi, il capogruppo del Pd Marco Dus e quello di “Cambia Vittorio con Roberto Tonon” Fiorenza Fiorin.

 

Particolarmente irritato dall’esclusione delle minoranze il consigliere Matteo Saracino: “C’è la volontà politica di non far partecipare le opposizioni, chiediamo che venga ritirato l’accordo”.

 

Visto che la richiesta è stata presentata da almeno due quinti deI consiglieri, c’è l’obbligo di convocazione del consiglio comunale entro 20 giorni, ed il voto della mozione per l’annullamento del protocollo rischia di essere un esame decisivo per l’attuale maggioranza.

 

“Con il voto in consiglio vedremo chi è d’accordo con quello che ha stabilito l’amministrazione. Sono tutti provvedimenti di giunta mai portati in consiglio. In questo modo si prenderanno le loro responsabilità”.

 

Sul piatto c’è anche la riforma che potrebbe portare una grossa trasformazione delle Ipab, e le minoranze chiedono che un eventuale accordo futuro sia discusso solo dopo l’entrata in vigore della nuova legge.

 

Il timore, inoltre, è quello di “perdere il controllo” sui servizi che verrano ceduti, considerato che “il Cesana si riserva di sottoporre eventualmente il progetto ad un comitato consultivo di supporto formato da esperti indipendenti di chiara fama e di propria fiducia ma mai concordati con l’amministrazione comunale e tantomeno comunicati al consiglio comunale”.

 

Senza contare che "le spese inerenti e conseguenti la stipula del protocollo sono a carico del comune di Vittorio Veneto".

 


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