CASTELFRANCO - Si accende lo scontro politico sulla gestione dei profughi provenienti dall’Ucraina. Ad alcune settimane dall’istituzione, da parte della Caritas di Castelfranco e della Collaborazione pastorale, di un’Unità di crisi per la carità, che ha tra i suoi obiettivi l’ospitalità da offrire ai profughi ucraini in fuga dalla guerra, il gruppo Castelfranco Merita ha portato l’argomento in Consiglio comunale lo scorso 8 aprile.

Tutti e cinque i consiglieri dem hanno chiesto al sindaco Stefano Marcon informazioni su come il Comune di Castelfranco intende muoversi in favore dei rifugiati di guerra e se è presente un coordinamento con l’Unità di crisi della Caritas, che possa agevolare l’accoglienza sul territorio dei profughi.

Castelfranco Merita sottolinea infatti l’importanza di un aiuto da parte del Comune in favore di quelle famiglie che intendono ospitare persone fuggite dal conflitto, suggerendo alcune azioni concrete, dalla semplificazione delle procedure a una migliore informazione, fino alla possibilità di elargire un contributo. Claudio Beltramello ha poi sottolineato l’attenzione da porre verso quei rifugiati (che sono per la maggioranza donne, data la chiamata alle armi per tutti i maschi adulti), che possano essere costretti a prostituirsi.

Il sindaco Marcon ha risposto di non essere a conoscenza dell’Unità di crisi della Caritas, mentre ha glissato sugli altri quesiti posti dai dem, provocandone la furibonda reazione, sfogata nella giornata di ieri su Facebook, ritenendo grave che il primo cittadino non fosse a conoscenza della attività della Caritas in ambito di accoglienza dei profughi.

In serata, Luciano Dussin (Lega) è passato poi al contrattacco: “Immigrazione e gestione dei profughi è una materia esclusiva dello Stato. Governo, Ministero degli Interni, prefetture, questure e protezione civile sono i soggetti che stanno organizzando l'accoglienza coordinando anche iniziative locali. Il nostro sindaco quotidianamente interagisce con queste istituzioni, che fortunatamente, conoscendoli, non hanno bisogno dei loro consiglieri del PD”.