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16 aprile 2024

Treviso

Abusi su minore: processo al maestro azzerato

Da rifare il processo per Pauletto, maestro di tromba accusato di violenza sessuale

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TREVISO – Processo da rifare per Davide Pauletto, il 31enne maestro di tromba di Possagno accusato di violenza sessuale su un suo allievo di 15 anni. I giudici hanno, infatti, rinviato gli atti al pubblico ministero Gabriella Cama per chiedere una riformulazione del capo d'imputazione.

 

Ieri doveva essere il giorno della sentenza per il processo al maestro di tromba. L'accusa aveva presentato la propria richiesta, 2 anni e 4 mesi di reclusione, così come Fabio Pinelli, avvocato difensore dell'imputato che aveva invece chiesto il proscioglimento. Ma un vizio procedurale ha azzerato tutto, rimandando all'inizio il procedimento a carico del 31enne, finito alla sbarra con l'accusa di aver palpeggiato nelle parti intime un allievo 15enne. Nel capo d'imputazione con il quale il maestro è stato rinviato a giudizio, infatti, gli viene contestata la violenza sessuale con costrizione.

 

Ma, come sollevato in un'eccezione dall'avvocato Pinelli, e come emerso durante il dibattimento, nei presunti approcci sessuali e palpeggiamenti non ci sarebbe stata nessuna costrizione. Secondo il pubblico ministero Gabriella Cama, potrebbe invece esserci stato l'abuso della condizione d'inferiorità della vittima e per questo i giudici hanno deciso di non emettere nessuna sentenza e di rimandare gli atti al pm.

 

Il fascicolo su Pauletto torna quindi sulla scrivania del pubblico ministero che dovrà riformulare il capo d'imputazione prima di procedere ad una nuova chiusura indagini e richiesta di rinvio a giudizio. A far scattare l'inchiesta non era stata la presunta vittima, ma un'operatrice della scuola di musica entrata per caso in una delle aule dove Pauletto stava tenendo una lezione con il giovane allievo. La donna aveva notato una situazione strana, con l'insegnate che si era affrettato a coprire alla sua vista il ragazzino, intimandole di uscire subito dalla stanza. La donna si era confidata con i suoi superiori che avevano allora chiesto conto al giovane studente di quello che succedeva durante le lezioni e il 15enne aveva candidamente spiegato che il maestro gli aveva insegnato una particolare tecnica di respirazione che prevedeva di usare il diaframma nella respirazione e di palpeggiare i genitali allo scopo di sentirne il movimento.

 

«Lui lo fa a me e io lo faccio a lui per sentire come dev'essere» aveva raccontato il ragazzino, spiegando di essersi sottoposto agli esercizi perché: «Il maestro era il mio modello, io mi fidavo ciecamente di lui e speravo che così facendo avrei imparato bene a suonare». Pauletto si è sempre difeso, respingendo ogni accusa e negando di aver mai tentato o effettuato approcci omosessuali nei confronti del suo allievo. Ma durante il processo è emerso come nel passato dell'uomo ci sia un pesante e analogo precedente a Vicenza conclusosi con un patteggiamento.

 

Milvana Citter

 



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