Abbattimento volpi: animalisti contro il piano della Provincia
Le associazioni Enpa, Lav e Oipa hanno presentato ricorso al Tar, sabato 21 manifestazione in centro
| Isabella Loschi |
TREVISO - A settembre, la provincia di Treviso ha approvato il piano di contenimento delle volpi, nei prossimi tre anni, che prevede l'abbattimento di ben 1050 volpi su tutto il territorio provinciale. Il 9 dicembre, la giunta Muraro ha deliberato la spesa di 900 euro per coprire i costi legali per sostenere il piano di abbattimento delle volpi al Tar di Venezia.
Contro la decisione della provincia, sono recentemente intervenute le associazioni animaliste Enpa, Lav e Oipa, che hanno presentato ricorso al Tar di Venezia chiedendo l’annullamento della decisione provinciale. «Le volpi saranno uccise a fucilate dai cacciatori appostati fuori dalle tane, mentre cani appositamente addestrati vi entreranno dentro sbranando i cuccioli e facendo fuggire le mamme all’esterno dove, appunto, i cacciatori le attenderanno per scaricargli contro il piombo dei loro fucili».
«L’unica motivazione che, secondo la giunta Muraro, giustifica questa vera e propria mattanza, è che le volpi entrano in competizione con i cacciatori - scrivono le associazioni - . I piccoli canidi, come tutti sanno, a volte possono cibarsi anche di qualche lepre, cosa mal sopportata dai cacciatori che vogliono poter massacrare lepri e fagiani senza alcun concorrente».
Le associazioni animaliste trevigiane proseguiranno la protesta anche fuori dai tribunali: per sabato 21 dicembre Oipa, Lav e Enpa trevigiane hanno organizzato una manifestazione in centro, con partenza alle 09:30 in piazza Duomo. «Non possiamo credere che il presidente Muraro, - concludono - dimostratosi così sensibile al massacro dei cani in Romania, possa ora difendere a spada tratta un altro massacro che invece si svolge sotto casa».