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20 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

85 abitanti e 80 profughi. A Soller

La comunità si unisce per dire no all’arrivo dei migranti

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

85 abitanti e 80 profughi. A Soller

Il Borgo a Soller

CISON DI VALMARINO - Il rapporto sarebbe di circa uno a uno. A Soller, frazione di Cison di Valmarino che conta 85 abitanti, pare siano in arrivo un’ottantina di profughi. Ragazzi che dovrebbero trovare posto al Borgo Teson, ex albergo e ristorante ora vuoto.

La notizia del (sempre più) probabile arrivo dei migranti ha spinto i residenti a unirsi in un unico coro, virtuale e reale, per dire no a un centro di accoglienza in quel ”luogo sperduto, privo di servizi, non adatto a ospitare 80 ragazzi di diverse nazionalità”.

 

“Il problema non sono i profughi - spiega il portavoce della Comunità di Soller, Loris Pilat - anzi, noi stiamo aiutando alcuni migranti in maniera indiretta, fornendo loro vestiti e generi di prima necessità. Il problema è il loro inserimento in questa ex birreria che, oltre a non essere ancora agibile, potrebbe diventare per loro quasi un ghetto. Questi 80 ragazzi verrebbero lasciati lì, abbandonati a sé stessi, isolati in un paesetto dove non c’è una guardia medica né alcun servizio”.

“A spingere il proprietario del Borgo Teson a partecipare al bando per l’assegnazione di 80-90 profughi è solo la volontà di fare cassa - questa l’accusa della Comunità di Soller - I profughi sono usati come una macchina per fare soldi e questo va contro tutti i princìpi di solidarietà e amore per il prossimo”.

 

Quindi vi battete contro l’arrivo dei profughi per tutelare proprio questi ultimi?

“Esatto - spiega Pilat - però c’è da aggiungere un altro aspetto: l'arrivo di 80 ragazzi, tutti maschi, ha messo in allerta mamme e donne. Dopo i fatti di Colonia è normale che le ragazze si sentano in pericolo. Alcune donne di Soller, i cui mariti sono tutto il giorno fuori casa per lavoro, avrebbero paura a girare in un paese”.

 

I cittadini di Soller, insomma, pare non siano contro l’accoglienza ma contro questo tipo di accoglienza, dove i migranti vengono ammassati in enormi strutture, fuori dal mondo. Un tipo di ospitalità che probabilmente sarebbe stata scongiurata dall’adesione (purtroppo già scartata dall’amministrazione Cisonese) allo Sprar, il sistema di accoglienza diffusa il cui bando scade a febbraio

Il fatto che il sindaco abbia rinunciato a questa opportunità ha stupito pure la Comunità di Soller, che sabato 23 gennaio scenderà in piazza per manifestare il proprio dissenso all’arrivo di 80 ragazzi al Borgo. “Si tratta di una passeggiata che inizierà a Tovena alle 14 per concludersi al Borgo Teson - riferisce Pilat -. Non è una manifestazione anti-priofughi ma un'iniziativa pacifica contro questo sistema di sfruttamento camuffato da integrazione”.

 


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Stefania De Bastiani

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