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28 marzo 2024

Castelfranco

60 anni di Avis: «Si punta sulla ricerca»

Iniziative a Castelfranco per l’anniversario

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60 anni di Avis: «Si punta sulla ricerca»

CASTELFRANCO - L’Avis comunale di Castelfranco ha aperto con il convegno “Dalla raccolta del sangue alla terapia genica: oltre mezzo secolo di storia tra Avis ed emofilia”  la sua due giorni di festa per il 60° anniversario di fondazione.

Grazie ai protagonisti ed esperti del settore, è stata ripercorsa la storia di oltre 40 anni dell’Ematologia dell’Ulss 8, fino ai nostri giorni. Ieri è stato celebrato il 60esimo dell’Avis di Castelfranco, guidata da Diego Peloso, con ritrovo al Palazzetto dello sport, sfilata in centro fino alla Chiesa della Pieve per la celebrazione religiosa  premiazione dei tanti donatori che in città hanno raggiunto un numero considerevole di donazioni di sangue e plasma, in Teatro Accademico.

 

Puntando sulla ricerca, che vede oggi in corso diversi progetti per la cura dell’emofilia: dalla ricerca genetica e prenatale all’impiego delle cellule staminali da donatori di sangue. A sostenerli sono Ape (Avis Progresso Ematologico, che riunisce le 32 Avis del territorio dell’Ulss 8 con Avis Castelfranco capofila ed Avis provinciale Treviso), Lagev (Libera associazione genitori emofilici del Veneto) e Tes (Fondazione per la biologia e la medicina della rigenerazione con partner Avis regionale e Avis provinciali del Veneto): tre sono condotti all’interno dell’ematologia dell’ospedale castellano e altri presso l’Università di Padova e Belluno. Molto incoraggianti i risultati, come ben spiegato sia dal primario dell’Ematologia castellana, dott. Giuseppe Tagariello, che dalle due giovani ricercatrici dott.sse Silvia Barbon ed Elena Stocco.

 

“Grazie al sostegno del volontariato del sangue stiamo facendo passi in avanti in un campo che, si spera, un giorno potrebbe persino guarire definitivamente oltre che curare i malati di emofilia – hanno detto.“Un nuovo modo di essere avisino – ha spiegato il presidente dell’Ape, Paolo Targhetta -  perchè oltre a donare il sangue, oggi il donatore contribuisce alla ricerca”.

Ricerca che ha bisogno anche di farsi conoscere, sia attraverso incontri come quello di stamattina, che tramite immagini. Per questo Avis e Ape hanno coinvolto una classe dell’Istituto professionale “Rosselli” in una sorta di concorso per la creazione di un nuovo manifesto-depliant per Ape. A vincere è stato il lavoro di Alessandro Franco, premiato in teatro assieme al preside Enrico Ghion. Tutti i lavori realizzati dalla classe III AP sono stati esposti all’Accademico, con replica in occasione della premiazione dei donatori.

 



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