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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

"I 5 Stelle vivono in un mondo parallelo nella rete, hanno un problema con la realtà"

Il capogruppo Pd Dus replica ai grillini sulla vicenda di Piazza Meschio

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

marco dus 5 stelle piazza meschio

VITTORIO VENETO - Continua ad alimentarsi la polemica su Piazza Meschio e sulla “sua” fidejussione. Questa volta è il capogruppo Pd in consiglio comunale Marco Dus a rispondere al Movimento 5 Stelle di Vittorio Veneto, che - nei giorni scorsi - aveva diffuso il parere legale chiesto dal comune al proprio ufficio di avvocatura civica proprio sulla questione della polizza.

 

In quel documento (datato 26 febbraio 2016) l’ufficio dichiarava di ritenere “improbabile” che il comune riuscisse a conseguire la condanna dell’assicurazione “a corrispondere l’intero importo relativo alle opere non realizzate”, ovvero l’intera fidejussione.

 

L’amministrazione, lo scorso agosto, ha comunque scelto di chiedere l’escussione della polizza: il 4 ottobre si è però vista notificare l’atto di citazione davanti al Tribunale di Treviso da parte di Zurich, che non intende pagare. Oggi il capogruppo dem ha diffuso una risposta al vetriolo: “Il movimento 5 stelle di Vittorio Veneto ha un problema grande come una casa, e quel problema si chiama realtà.

 

Evidentemente sono troppo occupati a vivere in un mondo parallelo nella rete per non accorgersi di quanto avvenga nella loro città. Dovrebbero uscire dalla rete, e dalla loro casa, e frequentare maggiormente il consiglio comunale della loro città”. Secondo quanto riportato da Dus, infatti, quello che i grillini ritengono di aver smascherato/svelato sarebbe stato discusso pubblicamente – e diffuso via streaming come di consueto – nel consiglio comunale del 7 marzo dell’anno scorso.

 

“Tutto poi è stato pubblicamente reso noto sul sito del comune. Stiamo quindi parlando di un’informazione vecchia di oltre un anno – prosegue l’esponente Pd - Se i cinque stelle ci mettono un anno e mezzo per leggere una delibera, o per riguardare un consiglio comunale, non è di certo colpa dell’amministrazione.

 

A tutto questo poi va aggiunto che Zurich non ha più voluto dar corso ai lavori di sistemazione per i quali si era impegnata, altrimenti non avremmo agito come fatto”.

 



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Roberto Silvestrin

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