TREVISO – Con il perdurare della crisi, il conseguente crollo dei consumi, le difficoltà nei pagamenti e di accesso al credito per le imprese, nei prossimi cinque anni, il sistema produttivo rischia di veder sparire oltre 5mila aziende. A confermarlo uno studio effettuato dalla Camera di commercio di Treviso.

«Il pericolo è di perdere ampie porzioni di tessuto produttivo fatto di piccole e medie aziende» – ha sottolineato Mario Pozza, presidente della Confartigianato di Treviso. I dati non sono confortanti: 82.709 ditte attive al 31 marzo, 895 in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il settore che soffre di più è quello delle costruzioni, che ha perso oltre 300 aziende, seguono il metalmeccanico, con una contrazione di 50 imprese sul trimestre precedente e quello del legno-arredo, dove il saldo negativo segna un meno 4,1%. Le associazioni imprenditoriali invocano urgenti misure per favorire la crescita e la necessità di fare squadra. In questo modo le ditte destinate a chiudere, potranno essere sostituite da altre imprese, magari con un numero maggiore di dipendenti, salvaguardando l'occupazione.

In un clima di preoccupazione, crisi e malumori, i trevigiani non rinunciano al caffè, all’aperitivo o ad una cena con gli amici, magari per condividere i problemi. Ecco che l’unico spiraglio di luce arriva dalla categoria dei pubblici esercizi: nella Marca si contano nel primo trimestre dell’anno 55 unità in più tra bar, locali, ristoranti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.