TREVISO – Gli immobili invenduti nella Marca Trevigiana si aggirerebbero attorno alle 150 mila unità per un valore di 3,5 miliardi di euro, ben oltre il livello cosiddetto “fisiologico”. Un quantitativo notevole, dunque, che misura la sofferenza del mercato immobiliare, ingessato dal secondo semestre 2008 dopo un periodo di espansione che durava ininterrottamente dal 1992.

Dall’inizio della crisi, il settore delle costruzioni, sia sul fronte della produzione che su quello della compravendita che, infine, su quello occupazionale, ha registrato solo dati negativi, con un’emorragia di aziende e posti di lavoro e l’aumento delle case messe in vendita che nessuno vuole, anzi può, comprare. Le famiglie non hanno liquidità, i mutui sono diventati un miraggio, si comincia a preferire l’affitto. Nel 2011 le case offerte in vendita sono infatti aumentate del 12% e le transazioni crollate del 7,4%, secondo dati FIAIP.

Come sbloccare il mercato della casa? «Ci sono formule alternative di vendita che possono aiutare a sbloccare il mercato della casa – spiega Michele Gazzola, presidente di CNA Costruzioni -. Ad esempio il BBE, il Buy Back Engage, che è una collaudata formula contrattuale che agevola l’incontro fra domanda ed offerta».

La CNA provinciale ha organizzato per domani sera, giovedì 12 settembre, alle ore 20.30, presso la sede di viale della Repubblica a Treviso, un seminario, gratuito e ad accesso libero, per illustrare questa nuova tipologia contrattuale. Interverranno in qualità di esperti Maria Cristina Sandrin, consulente legale tributaria, che illustrerà le caratteristiche e modalità di utilizzo di un contratto BBE e approfondirà gli aspetti fiscali, e il notaio Maria Maddalena Buoninconti che si soffermerà sugli atti notarili legati a questa particolare forma contrattuale portando le particolarità e casistiche affrontate.